Lunedì la Commissione europea nuove stime economiche della primavera 2022 e le previsioni non sono per niente positive: il Pil dell’Eurozona passerà dal 4% di febbraio al 2,7%, mentre l’inflazione volerà al 6,1%. Complice di questo taglio del Prodotto interno lordo e la fiammata dei prezzi la guerra tra Russia e Ucraina.
Pil Eurozona, Gentiloni: “Conflitto e sanzioni oscurano prospettive economia mondiale”
Riguardo la discesa del Pil dell’Eurozona in questa primavera del 2022 ha parlato Paolo Gentiloni, commissario Ue per l’Economia:
“L’invasione russa dell’Ucraina e le sanzioni imposte a Mosca hanno oscurato le prospettive per l’economia globale. C’è da dire che l’area dell’euro è tra le regioni più colpite a causa della sua dipendenza dall’energia russa e della vicinanza al conflitto”
L’impatto del conflitto sull’economia europea e questi, pronosticati già da tempo da Gentiloni, mettono a rischio gli sforzi dei governi europei per fronteggiare la crisi di questi ultimi due anni a causa del Covid. I Pnrr sono nel pieno della loro attuazione e una realtà completamente capovolta rispetto a tre anni fa, segnano livelli di debito inediti, addirittura al di sopra del 100% per molti Stati, tra cui l’Italia.
Germania: “Inizio di stagflazione”; Pil Italia verso il 3 %
Una situazione che coinvolge tutta l’Eurozona e gran parte dell’economia mondiale, dove Stati come Germania e Italia dovranno fronteggiare l’abbassamento del proprio Pil. Per il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner ci troviamo di fronte all’inizio di una stagflazione, mentre il suo collega italiano Daniele Franco parla di una fase economica europea di grande incertezza:
“Viviamo una fase di difficoltà e di grande incertezza, con un quadro economico deteriorato bruscamente anche dallo choc per l’aumento dei prezzi dell’energia”
La crescita Prodotto Interno lordo italiano nel 20220 rischia di passare dal 4,7% previsto lo scorso ottobre al 3%, con l’inflazione che ad aprile è stata del 6,2%. Una situazione a cui deve far fronte l’Ue, ancora alla ricerca di una quadra per le nuove sanzioni a Mosca sull’energia, dove l’embargo sul petrolio è ancora in bilico. C’è inoltre la paura che Putin chiuda al distribuzione del gas, un timore che aumenterebbe la possibilità di avere un blocco energetico totale.
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