Continuano a calare le curve dell’epidemia di Covid in Italia, con una diminuzione del tasso di incidenza e dei ricoveri, mentre sale il numero delle reinfezioni e di long Covid, e si registra un lieve aumento anche dei decessi su base settimanale spiegabile, tuttavia, per il maggior numero di casi nel mese precedente.

In Italia, nel corso dell’ultima settimana, secondo il report esteso dell’Istituto superiore di sanità, i casi di Covid e le ospedalizzazioni risultano in diminuzione, sono stabili i ricoveri in terapia intensiva e in leggero aumento i decessi. L’aumento dei decessi è però collegabile ai casi registrati circa un mese fa, quando la curva saliva.

Continua inoltre a diminuire l’incidenza settimanale dei contagi a livello nazionale. Sono segnalati 438.726 casi di reinfezione da Covid, pari al 3,6% del totale dei casi notificati, e nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni risulta pari al 5,8%, in aumento rispetto al 5% della settimana precedente.  Tuttavia, “sulla base dei casi finora osservati, è emerso che le reinfezioni possono portare ad un’accentuazione della sintomatologia del long Covid, anche se in un quadro che resta comunque di minore gravità rispetto alle situazioni di long Covid determinate da infezioni primarie”, spiega all’ANSA Massimo Andreoni, direttore Malattie infettive del Policlinico di Roma Tor Vergata. “C’è bisogno naturalmente di un periodo di osservazione più lungo, ma alcuni dei pazienti reinfettati riferiscono ad avere un aggravamento della sintomatologia sottostante di long Covid, come se la reinfezione riaccendesse i meccanismi del long Covid, ma comunque in un quadro di gravità non allarmante”.

Iss: “Numeri in crescita rispetto alla settimana precedente, sono 36.042 casi positivi, 91 le vittime”

Il report conferma, inoltre, l’efficacia dei vaccini: il tasso di mortalità per i non vaccinati è infatti circa 4 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni e circa 7 volte più alto rispetto ai vaccinati con booster. Anche i dati giornalieri del bollettino del ministero della Salute indicano un trend sempre in discesa: sono 36.042 i nuovi contagi nelle ultime 24 ore (ieri 38.507) e le vittime sono 91, con un calo di 24 rispetto a ieri. Il tasso di positività è al 13,7%, in calo, e sono 340 i ricoverati in terapia intensiva, uno in meno rispetto a ieri, mentre i ricoverati nei reparti ordinari sono 7.650 (-257). Di fronte a tale quadro, il ministro della Salute Roberto Speranza ribadisce tuttavia l’invito alla prudenza: “Siamo ancora dentro una battaglia e io non la considero conclusa. Abbiamo però strumenti nuovi e una nuova capacità di rispondere”, ha affermato. A dargli ragione le notizie delle ultime ore dall’Asia, dove il virus continua a correre. La Corea del Nord ha riportato altri 21 decessi e ulteriori 174.400 persone “in stato febbrile”, segnalando uno scenario in peggioramento. Un totale di 524.440 persone ha mostrato sintomi di febbre tra fine aprile e il 13 maggio, e giovedì lo Stato ha ufficializzato il primo focolaio in oltre 2 anni di pandemia.

Intanto, sempre sul fronte vaccinazioni, in Italia si susseguono gli appelli a fare la terza e quarta dose per chi, pur avendone le indicazioni, non lo avesse ancora fatto. Molti mancano infatti ancora all’appello e anche questa mancata riposta ha portato a casi come quello dell’Emilia Romagna: ha ancora una scorta di un milione e mezzo di dosi di vaccino ma 133mila di queste scadranno tra giugno ed agosto e l’assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini, chiede al Governo come impiegarle.

 

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