Flop per la Lotteria degli scontrini. La Cgia di Mestre condanna fortemente la misura che fin qui è stata un fallimento. Nonostante questo, il governo rilancia con una versione più semplice e vincente.

Lotteria degli scontrini: il perché di un flop

La lotteria degli scontrini, inaugurata l’1 febbraio del 2021, a distanza di un anno, secondo i dati, è stata un flop. Alla base del fallimento probabilmente un meccanismo troppo farraginoso.

Secondo i dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, a marzo del 2021 gli scontrini mensili associati alla lotteria avevano sfiorato il picco massimo di 25 mila unità, successivamente c’è stata una costante contrazione; lo scorso autunno il numero mensile è sceso poco sopra le 5 mila unità. Un numero quasi irrilevante se si pensa, come riporta la Cgia di Mestre, che solo di alimentari e bevande analcoliche, le famiglie nel 2020 hanno realizzato acquisti mensili per 12 miliardi di euro.

La lotteria sembra non aver sortito grande interesse tra i contribuenti e i consumatori nonostante l’ammontare di premi anche importante, con un super premio annuale di 1 milione di euro.

Nuova versione

Il Governo però ha intenzione di riprovarci con una versione più accattivate e semplice.
Lo ha assicurato il sottosegretario leghista al Mef Federico Freni a margine della conferenza della Lega che si è tenuta a Roma:

“Si tratta di una norma già scritta, concordata, su cui non c’è alcun problema politico, che verrà inserita nel primo provvedimento legislativo utile che può essere il dl semplificazione: si tratta di una misura essenziale”

L’idea è quella di rendere la Lotteria istantanea, sapendo subito di essere potenziali vincitori, più simile al “Gratta e Vinci” che alle lotterie tradizionali con le estrazioni. Resterà sempre obbligatorio registrarsi tramite il proprio codice fiscale, presso il sito dell’Agenzia delle Entrate e per avere il proprio codice e bisognerà effettuare gli acquisti con carta.

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