L’estate è alle porte e gli italiani non vedono l’ora di concedersi un po’ di vacanza, ma ad attenderli sotto l’ombrellone ci saranno alcuni rincari: secondo un’indagine dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, quest’anno negli stabilimenti balneari  i prezzi aumenteranno del 4-5%, con picchi che possono toccare anche il 13%.

Federconsumatori: “Aumento prezzi del tutto ingiustificato”

L’arrivo in estate di rincari sul listino prezzi di molti stabilimenti balneari preoccupa la Federconsumatori che, tramite il presidente Michele Carrus, fa sapere:

“Nel 2022 i prezzi registrano aumenti medi tra il 4% e il 5%, con picchi anche del 12-13%: a nostro avviso questo è un aumento del tutto ingiustificato. È vero che i gestori dovranno sostenere maggiori costi determinati dalla forte spinta inflattiva sostenuta dall’aumento dell’energia, ma è altrettanto vero che, quella alle porte, sarà una stagione balneare segnata da minori restrizioni e misure di contenimento, che consentirà ai gestori di avere più clientela e di tornare a pieno regime, rispettando alcune regole. Ci sembra solo un modo per recuperare i guadagni mancati in queste ultime due stagioni” 

Secondo la Codacons il prezzo medio per affittare un ombrellone e due lettini durante il weekend varia dai 25 ai 30 euro, mentre in strutture di più elevato livello si arriverà anche a 100 euro. Aumenti anche nei costi degli abbonamenti, dove i mensili costeranno tra i 500 e i 700 euro, mentre per quelli stagionali il prezzo si aggira intorno ai 1.500 e i 2.200 euro. Rincari sotto l’ombrellone che faranno alzare i prezzi anche per la consumazione di cibo e bevande nei lidi e nell’autonoleggio”

Estate, non bastano le nuove norme per fermare i rincari

Rincari ingiustificati perché, come spiega sempre Carrus, in estate le restrizioni saranno minori per permettere agli stabilimenti di tornare a pieno regime:

“Per garantire la sicurezza dei cittadini, i gestori degli stabilimenti possono attenersi alle nuove linee guida secondo le quali indossare la mascherina e green pass non saranno più vincolanti ai fini dell’accesso agli stabilimenti. Il distanziamento tra gli ombrelloni sarà tale da garantire una superficie di almeno 7,5 m² e non più di 10 m², fatta eccezione per alcune regioni come l’Emilia-Romagna e il Molise che hanno scelto misure più restrittive rispetto al resto d’Italia. Anche sedie a sdraio e lettini nei settori senza ombrelloni si avvicinano: il metro di distanza a cui ci eravamo abituati non dovrà più essere garantito. Rimane, invece, per i gestori degli stabilimenti l’obbligo di disinfettare le postazioni a ogni cambio di clienti” 

Nonostante ciò i prezzi aumentano, con la maggior parte degli italiani che potrebbe scegliere una vacanza estiva  low-cost di pochi giorni.

 

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