Mancano 180 minuti alla fine della stagione del Torino, ma a tenere banco è già il futuro della squadra. I granata, che nei prossimi sette giorni affronteranno Verona e Roma, devono risolvere due rebus di mercato che riguardano Andrea Belotti e Gleison Bremer.
Quello con la soluzione più difficile sembra quello del capitano granata. Belotti ha un contratto in scadenza a giugno, la trattativa per il rinnovo non è mai decollata e dopo sette anni le parti potrebbero dirsi addio. “Vediamo che succede – ammette il presidente del Torino, Urbano Cairo, intervistato da Radio Deejay – So che Vagnati e il suo procuratore stanno parlando e anche Juric è intervenuto. Vediamo se troviamo una soluzione. Ho già detto che preferisco non parlarne, in modo tale che non parlandone possa succedere qualcosa di buono“.
Cairo spera ancora nella permanenza di Belotti: “Penso che, essendo lui un ragazzo per bene, sarei stupito se dopo sette anni al Toro, da capitano, avendo fatto 100 gol, non avesse la voglia di restare. Dopodiché, il fatto è che non siamo ancora arrivati ad un accordo“.
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“Reduci da annate economicamente difficili”
Sembra con la valigia in mano, invece, Gleison Bremer. Il difensore brasiliano è il gioiello del Torino e tante big europee gli hanno messo gli occhi addosso. Bremer ha rinnovato qualche mese fa per dare ai granata forza economica nelle trattativa: “Molte squadre stanno ronzando intorno a Bremer – aggiunge Cairo – Se bastano 35 milioni? Non parliamo di queste cose qui, non siamo così prosaici“.
Una cessione che al Torino consentirebbe anche di sistemare i conti come ammesso da Cairo: “Noi siamo reduci da annate complicate anche dal punto di vista economico: dobbiamo un po’ sistemare le cose, ma chiaramente mantenendo la forza della squadra e anzi rafforzandola con innesti di qualità“. Il presidente del Toro, infine, ha detto la sua sulla lotta scudetto tra Milan e Inter: “Da bambino ero tifoso del Milan e del Toro. Poi il Milan l’ho abbandonato, ma se devo scegliere tra Milan e Inter…“.