La Finlandia vuole entrare a far parte della Nato, come riferisce il suo presidente Sauli Niinistö: una scelta che non è piaciuta a Vladimir Putin, tanto che il Cremlino ha promesso una reazione politica, con il capo di Stato finlandese ha chiamato il presidente russo per cercare di evitare tensioni.
Presidente Finlandia: “Ho detto a Putin che ingresso in Nato è per la nostra sicurezza”
Tramite un tweet sul suo profilo, il presidente della Finlandia Sauli Niinistö ha affermato di aver chiamato Vladimir Putin per spiegargli personalmente il perché abbia chiesto di entrar a far parte della Nato:
“È stata una conversazione diretta e franca, durante la quale è stato convenuto che è importante evitare tensioni: l’ho informato della nostra intenzione di aderire alla Nato. Le richieste russe alla fine del 2021 – mirate a impedire l’adesione di altri Paesi alla Nato – e l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022 abbiano alterato radicalmente il quadro di sicurezza della Finlandia. Entrando alla Nato la Finlandia rafforza la propria sicurezza e si assume le proprie responsabilità”
I spoke with Putin. The conversation was direct and straight-forward and it was conducted without aggravations.https://t.co/yPDXmqYq9H pic.twitter.com/z8Nmm3VeQ9
— Sauli Niinistö (@niinisto) May 14, 2022
Una scelta che, come spiega il presidente finlandese, non mira a prendere le distanze da Mosca:
“Non vogliamo allontanarci o prendere le distanze da qualcun altro. Anche in futuro la Finlandia vuole occuparsi delle questioni pratiche che derivano dall’essere un Paese confinante con la Russia in modo corretto e professionale”
La risposta del Cremlino
La volontà della Finlandia di entrerà nella Nato non piace a Vladimir Putin che, come riporta l’agenzia Tass, afferma:
“La fine della neutralità della Finlandia è un errore, la sua sicurezza non è minacciata: questo influenzarà negativamente le relazioni con la Russia”
Pensiero condiviso anche dal viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko che, come scrive il Guardian, afferma:
“La sicurezza di Svezia e Finlandia non è minacciata, Non vi è, quindi, alcuna ‘vera’ ragione per l’ingresso di questi due Paesi nella Nato”
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