Vladimir Putin è “gravemente malato di cancro”. Parola di Kyrylo Budanov, generale maggiore a capo del servizio segreto di Kyiv. In un’intervista esclusiva a Sky News, il capo degli 007 ucraini fa ritornare in auge una speculazione che già circolava da tempo, ma che ha ripreso forza da quando la Russia ha attaccato l’Ucraina.

“Putin è malato, in Russia è in corso un golpe”

Il generale maggiore Budanov poi rincara la dose, affermando che Putin “è in una condizione psicologica e fisica molto brutta, ed è molto malato”. E ne è certo. Anche perché – quasi scherza il giovane militare 36enne – sapere queste informazioni “è il mio lavoro, se non lo sapessi io, chi dovrebbe saperlo?” Il capo dello spionaggio ucraino è convinto che gli esiti del conflitto non sorrideranno a Mosca:

(la guerra) “porterà probabilmente a un cambio di leadership nella Federazione Russa. Il processo è già cominciato e si stanno muovendo in questa direzione. Un colpo di Stato è già in corso, ed è impossibile fermarlo“.

Già nei giorni subito precedenti alla giornata della vittoria del 9 maggio scorso, era girata la voce che il Presidente della Federazione Russa si sarebbe dovuto sottoporre a un intervento chirurgico per un tumore addominale, aggravato dal morbo di Parkinson, di cui il leader del Cremlino avrebbe sofferto da circa un anno e mezzo.

“Noi eravamo pronti all’invasione”

Budanov, che già a inizio anno aveva previsto l’operazione speciale in Ucraina, ne ha anche per l’Europa che, secondo lui, “vede la Russia come un grande pericolo. Sono preoccupati della sua aggressione“. Sulla guerra in corso poi, la sua analisi è spietata:

“Lottiamo contro i russi da 8 anni e possiamo dire che la tanto declamata potenza russa è solo un mito. Sappiamo tutto sul nostro nemico. Conoscevamo i loro piani quasi al contempo di quando sono stati messi in atto”.

Sul futuro del conflitto bellico, Budanov nell’intervista traccia tempi abbastanza precisi sui prossimi sviluppi:

Il punto di non ritorno sarà nella seconda parte di agosto e la maggior parte delle azioni di combattimento attive termineranno entro la fine di quest’anno: rinnoveremo il potere ucraino in tutti i nostri territori che abbiamo perso, inclusi Donbass e Crimea“.

Il costo in vite umane della guerra è stimato al momento solamente da Kyiv, che quantifica in circa 26.900 i soldati russi uccisi dall’inizio della guerra, la notte fra il 23 e il 24 febbraio:

“Posso confermare che la Russia ha sofferto pesanti perdite in termini di uomini e mezzi, e posso dire che quando l’artiglieria colpisce molti soldati abbandonano i loro equipaggiamenti”.