Elon Musk gela gli investitori e annuncia che l’accordo per l’acquisizione di Twitter è temporaneamente sospeso. Il motivo dietro questa frenata è “l’attesa di dettagli che supportino il calcolo che gli account spam/fake rappresentano effettivamente meno del 5% degli utenti”. L’annuncio arriva proprio con un tweet poco prima dell’alba negli Stati Uniti. Molti investitori sono nel panico visto che l’acquisizione potrebbe non andare a buon fine. Tuttavia ancora con un tweet, Musk ha dichiarato: “Resto impegnato all’acquisizione di Twitter”. Immediata la reazione degli operatori. Le azioni del social sono crollate di circa il 20% mentre aumentano quelle di Tesla attorno al 6% nel pre-market.

La questione degli account falsi

La società Twitter aveva stimato che gli account falsi o spam rappresentano meno del 5% dei suoi utenti monetizzabili. Ora questo deve essere provato per poter mandare la trattativa a buon fine. Elon Musk aveva dichiarato più volte che il primo obiettivo dopo l’acquisizione è rimuovere gli “spam bot” dalla piattaforma.

Elon Musk dovrà comunque pagare un miliardo

Un eventuale rinuncia di Elon Musk è piuttosto remota. Nell’accordo stipulato dall’imprenditore con Twitter c’è una clausola di risoluzione di un miliardo di dollari. Per intenderci se Musk si tirasse indietro deve comunque pagare questa somma. Tuttavia non è chiaro come questa clausola possa essere valida nel caso gli utenti falsi venissero attestati sopra il 5% del totale.

Il timore degli investitori

Il Ceo di Tesla ha investito una buona parte del suo patrimonio nell’operazione Twitter. L’imprenditore ha addirittura utilizzato le azioni della casa automobilistica come collaterale a garanzia dei prestiti ottenuti per l’acquisizione. Inoltre avrebbe venduto molte delle sue azioni per avere un ulteriore liquidità. Tutto questo spaventa anche gli investitori di Tesla perché iniziano ad avere paura che eventuali problemi con la piattaforma potrebbero interessare anche gli affari della Tesla e viceversa. Insomma qualche grattacapo in più per Elon Musk.