Sono trascorsi quasi 22 anni dall’uscita di quel capolavoro che era “Io sono Francesco” e da allora Tricarico ha camminato lungo il suo percorso artistico continuando a regalare perle alla musica italiana come “Vita tranquilla” e “Il bosco delle fragole”. Questa sera sarà al Teatro Garbatella di Roma per un tour, “Bigger than life” iniziato ieri a Napoli che proseguirà per tutto il paese. Le emozioni del pre-concerto le ha raccontate in diretta al talk-show “Bagheera – Manuale di sopravvivenza dalla giungla quotidiana”, condotto tutti i giorni dalle 17.30 alle 20 su Radio Cusano Campus dal cantautore Bussoletti. L’occasione è stata buona anche per ragionare sullo stato della musica attuale e sull’anniversario del suo primo grande successo.

Sullo stato della musica attuale

“Non è che non mi piace ma nei cantanti giovani, in quelli trap, vedo tanta troppa perfezione. Non c’è mai una nota fuori posto, mai un cantato impreciso che denoti emozione o paura. Io come un impressionista della musica? Di sicuro canto per come sono in quel momento. Se sono felice, si sente. Se sono arrabbiato, si sente di più. Ma d’altronde non m’invento nulla. Anche De Gregori ha messo da parte i virtuosismi canori in favore della sincerità.”

Sui quasi 22 anni di “Io sono Francesco”

“La canzone si doveva intitolare “Francesco” ma c’era già un pezzo di Irene Grandi che si chiamava così e allora abbiamo allungato il titolo. Era qualcosa che avevo bisogno di dire, di tirare fuori. Credo che la cosa sia piaciuta molto perché evidentemente non ero l’unico a provare quel disagio. Quasi 22 anni dopo raccolgo ancora i complimenti per quel brano e mi rende felice sapere che una mia musica abbia saputo far bene a tante persone.”

Sulla performance del primo Sanremo

“Come ho cantato “Vita tranquilla” al festival di Sanremo? Diciamo che è stata un’esibizione sgangherata ma non la rimpiango perché era vera. Non ero a mio agio su quel palco e quell’emozione è passata. Rientra un po’ nel discorso di prima sulla ricerca ostinata della perfezione che non condivido e che chiaramente non condividono altre persone simili a me. Lo dimostra il fatto che quella canzone è subito arrivata a chi aveva la sensibilità per coglierla. ”

Sulla pittura e Elisabetta Sgarbi

“Dipingo da un po’ e mi fa bene. Mi permette di buttar fuori molte cose e di esprimermi in un modo diverso rispetto alla musica. Elisabetta Sgarbi mi ha aiutato molto ad organizzare mostre e a rendere questa passione concreta. Lei d’altronde, come sta dimostrando con gli Extraliscio, è una persona splendida nata per fare l’editrice. Ha da poco esordito nella musica ma nella letteratura, con la sua Nave di Teseo, sta facendo grandi cose da tempo.”

Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Tricarico:

https://www.radiocusanocampus.it/podcast/tricarico-concerto-a-roma/

Ecco il video ufficiale di “Vita tranquilla” di Tricarico: