Arizona: prima esecuzione di stato in otto anni. Poco più di una dozzina di manifestanti si sono radunati fuori dalla prigione di stato a Florence, in Arizona, mercoledì, in occasione della prima esecuzione dello stato in 8 anni. Lo riporta Jayson Albano.
Arizona: prima esecuzione di stato in otto anni
Clarence Wayne Dixon è stato condannato per aver ucciso uno studente universitario più di quarant’anni fa. Fu ritenuto colpevole di aver accoltellato e strangolato a morte Deana Bowdoin nel 1978.
I funzionari della prigione affermano che è stato messo a morte per iniezione letale mercoledì mattina. I presenti alla veglia, organizzata da Death Penalty Alternatives for Arizona, si sono opposti non solo alla pena di morte ma anche alle modalità con cui è stato gestito il caso Dixon.
“Era malato di mente. Lo stato lo sapeva. Lo hanno comunque rilasciato e dovrebbero prendersi parte della colpa per cui è qui oggi” – afferma uno dei manifestanti, e continua: “mia figlia è stata uccisa nel 2004, ma a meno che noi vittime non impariamo a perdonare coloro che commettono queste azioni terribili, non andremo avanti”.
Nelle sue ultime parole Dixon ha ribadito la sua innocenza e criticato una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti che ha consentito la sua esecuzione. D’altro canto, la corte suprema aveva dichiarato incostituzionale l’esecuzione di persone con disabilità mentale ma mercoledì ha respinto la richiesta degli avvocati di Dixon di fermare l’esecuzione.
La pena di morte e il caso Joseph Wood
Questioni legali ed etiche sulla pena capitale continuano a essere al centro dell’attenzione e del dibattito negli Stati Uniti , l’ultima persona giustiziata dall’Arizona è stata Joseph Wood nel 2014, quando ci sono volute quasi due ore prima che un’iniezione di due farmaci letali avesse effetto.
“Lo stato ha una pessima esperienza quanto al completamento delle esecuzioni senza che ci siano problemi. L’ultima esecuzione è stata fallita. – ha detto Kat Jutras che ha guidato la veglia di mercoledì – Impiegare quasi due ore non è accettabile. Non riesco a immaginare il tipo di dolore che il signor Wood abbia provato in quelle due ore. E poi: è stata fatta giustizia?”