Associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga. Questa l’ordinanza di custodia cautelare eseguita dalla Polizia di Stato, coordinata dalla Dda di Milano, nei confronti 31 persone. Gli indagati sono accusati a vario titolo di legami con il traffico di stupefacenti sul mercato sudamericano, che coinvolge latitanti ed esponenti di spicco della criminalità organizzata. Quest’ultima legata anche al riciclaggio di opere d’arte con i soldi del narcotraffico.

I dettagli dell’operazione

L’operazione, di panorama internazionale, coinvolge vari stati tra i quali Olanda, Spagna e Lituania. Le indagini sono avvenute anche in Italia, in particolare in Lombardia, Lazio, Campania e Puglia, coordinate dal Pm della direzione distrettuale antimafia milanese Silvia Bonardi, hanno poi portato a trentuno arresti, 50 perquisizioni. Un’operazione su vasta scala, che ha richiesto anche il coordinamento di Eurojust ed europol, le agenzie europee per la cooperazione giudiziaria e investigativa.

Le indagini partite nel 2019 sul riciclaggio di opere d’arte

Con l’individuazione di una cellula locale di trafficanti milanesi, riconducibile a due imprenditori nel campo della ristorazione. Si è risaliti quindi ad un importante broker internazionale della droga. Lo stesso aveva contatti diretti con esponenti della criminalità organizzata campana, pugliese e albanese. Le indagini, inoltre, hanno coinvolto vari organi a livello internazionale compresa la polizia italiana che ha rilevato come il traffico di stupefacenti sia poi collegato ad una galleria successivamente posta sotto sequestro per acquisto in maniera del tutto fittizio di opere d’arte.

Il coinvolgimento del mercato nero dell’arte

L’intera operazione è collegata ad una struttura dell’organizzazione con gli investigatori legati ad una galleria d’arte di Amsterdam. In questa galleria d’arte moderna ad Amsterdam, inoltre, sono state eseguite delle indagini ulteriori per false fatturazioni, si ipotizza quindi che venissero riciclati i proventi del traffico di sostanze stupefacenti per l’acquisto di quadri e altre opere d’arte.