Dopo le indiscrezioni di inizio mese, la Suzuki ha ufficialmente comunicato che lascerà la MotoGP al termine di questa stagione.  La notizia è arrivata direttamente dai profili della casa giapponese che tramite i propri canali ha dichiarato:

“Suzuki Motor Corporation è in trattative con Dorna in merito alla possibilità di concludere la sua partecipazione in MotoGP alla fine del 2022. Purtroppo l’attuale situazione economica e la necessità di concentrare i propri sforzi sui grandi cambiamenti che il mondo Automotive sta affrontando in questi anni, stanno costringendo Suzuki a spostare costi e risorse umane per sviluppare nuove tecnologie.”

Infine, un ringraziamento a tutti coloro che hanno permesso la permanenza di Suzuki nel circuito motociclistico in questi anni:

Vorremmo esprimere la nostra più profonda gratitudine al nostro Team Suzuki Ecstar. A tutti coloro che hanno supportato le attività motociclistiche di Suzuki per molti anni ea tutti i fan Suzuki che ci hanno dato un supporto sempre entusiasta”

Suzuki lascia la MotoGP: la reazione di Alex Rins e Joan Mir

Uno dei primi a commentare la notizia dell’uscita definitiva di Suzuki dalla MotoGP sono stati i piloti Alex Rins e Joan Mir. Lo spagnolo quest’anno ha buone possibilità di aggiudicarsi il titolo mondiale, eppure a quanto pare per la sua scuderia non ci sarà futuro. A tal proposito, le sue parole hanno lasciato trasparire tanta tristezza:

“Dopo i test di lunedì, Livio e Sahara San mi hanno chiamato per darmi la notizia nel loro ufficio. È stata durissima, ho pianto. Adesso mi sento l’Alex Rins di sempre, ma è stata dura. Ho dato tutto per questa squadra, dal 2017 cerco di dare tutte le info necessarie per avere una moto veloce e competitiva. Ma anche tutta la squadra ha fatto tanto dal 2015, quando Suzuki è tornata in MotoGP. È stato uno shock per me e per i ragazzi della squadra.”

Sul futuro ci ha pensato il compagno di squadra Mir a chiarire le cose:

“Da Jerez siamo ufficialmente sul mercato, ora il mio manager dovrà lavorare di più, parla con Honda e altre Case per trovarmi un futuro. Ma non ho fretta. Anche se è chiaro che tutti preferiscono avere un futuro assicurato. Ora la motivazione è diversa, se prima era di fare buoni risultati, ora è di finire nel miglior modo possibile per la squadra. Sarebbe facile lasciarsi andare, ma abbiamo tanto da dimostrare, noi piloti come la squadra”