Secondo uno studio, dopo due anni dall’infezione da Covid-19, metà dei pazienti ricoverati in ospedale presenta ancora alcuni sintomi. Lo studio è stato pubblicato da “The Lancet Respiratory Medicine” ed è il più lungo mai fatto fino ad oggi.

La ricerca ha preso in considerazione un campione di 1.192 pazienti, in Cina, che hanno contratto il Covid-19 nella prima fase della pandemia, nel 2020. La salute fisica e mentale è migliorata nel tempo in quasi tutti i pazienti che presentano comunque una salute e una qualità di vita inferiori rispetto al resto della popolazione.

Questo è presente specialmente nei pazienti con Long Covid. Quest’ultimi presentano almeno un sintomo della malattia come affaticamento, difficoltà di sonno o mancanza del respiro anche dopo due anni dall’infezione.

Il Professor Bin Cao, del China-Japan Friendship Hospital, è l’autore principale dello studio e ha affermato:

“I nostri risultati indicano che per una certa percentuale di sopravvissuti al Covid-19 ricoverati in ospedale, sono necessari più di due anni per riprendersi completamente. Il follow-up continuo dei sopravvissuti al Covid-19, in particolare di quelli con sintomi di long Covid, è essenziale per comprendere il decorso a lungo termine della malattia, così come per analizzare meglio i benefici dei programmi di riabilitazione. C’è una chiara necessità di fornire supporto continuo a una percentuale significativa di persone che hanno avuto il Covid-19 e di capire come i vaccini, i trattamenti emergenti e le varianti influenzino i risultati sanitari a lungo termine” 

I sintomi ancora presenti da chi è stato infettato dal Covid-19 dopo due anni 

La stanchezza e la debolezza muscolare sono i sintomi più presenti, e sono pari al 52% per sei mesi e al 30% in due anni. La percentuale di persone che sono tornate a lavorare come prima della pandemia sono comunque pari all’89%.

Come già detto in precedenza, la percentuale di persone che dopo due anni presenta condizioni di salute peggiori rispetto a chi non ha avuto il Covid è del 31%.