Sta diventando quasi una questione personale quella tra Elon Musk e la guerra. Già si è parlato molto del suo tweet su una possibile morte “accidentale” ma quel che resta da capire per conetstualizzare l’intero operato del tycoon è perché Rogozin odi così tanto Elon Musk e l’Ucraina. A spiegarlo è una fonte attendibile, il blog specialistico “Difesa & Sicurezza”. Lo ha fatto ieri in diretta a “Bagheera – Manuale di sopravvivenza dalla giungla quotidiana” condotto su radio Cusano Campus dal cantautore Bussoletti. L’occasione è stata buona anche per fare il punto sulla guerra più in generale.
Su Elon Musk e la guerra
“Il magnate sta avendo un ruolo chiave nella guerra in Ucraina. Ha messo a disposizione tutta la sua tecnologia e spesso, come vediamo tutti, è protagonista di dichiarazioni di rilevanza mondiale. Circa queste ultime, per capirle a pieno, è bene mettere a fuoco la natura dell’odio di Rogozin nei suoi confronti. Come spieghiamo in un nostro articolo, la querelle nacque quando Rogozin twittò agli USA di portare i suoi astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) usando un “trampolino”. Questo perché i trasferimenti erano effettuati mediante i lanciatori russi Soyuz. La risposta di Musk, piuutisto sagace, arrivò poco dopo. Forte del successo del lancio Crew Dragon Demo-2, infatti, tweetò che “il trampolino funziona”. Il politico russo, divenuto poi Direttore di Roscosmos, si infuriò definitivamente quando il miliardario americano offrì gratuitamente la sua costellazione di satelliti Starlink all’Ucraina.”
Sul ruolo della Cina nel conflitto
“In molti temono che la Cina possa essere l’ago della bilancia in questa guerra in Ucraina. E’ così ma non come ci si immagina. Non si tratta, infatti, del rischio di vedere scendere in campo un esercito colossale come quello cinese ma piuttosto c’è da considerare il ruolo che la nazione potrebbe scegliere di recitare a livello economico. Se, infatti, può salvare la Russia dal default comprando il gas che l’Europa non vuole più, non è facile per lei rinunciare ai nostri mercati dai quali fa entrare un’ingente somma annuale. Cosa deciderà di fare? E’ presto per dirlo.”
Sul carro armato T-90M perso dalla Russia
“La Russia ha perso il suo secondo T-90M in pochi giorni in Ucraina? Sembra di sì. Sarebbe stato eliminato da un lanciagranate Carl Gustav. Per Mosca questo è un doppio smacco: un super moderno carro armato distrutto da un’arma vecchia è davvero un’immagine da seppellire.”
Sulla scuola in Ucraina
“La scuola in Ucraina non si ferma e lo dimostra il professor Fedir Shandor, immortalato in una fotografia pubblicata sul profilo Twitter del ministero della Difesa ucraina, mentre fa lezione a distanza ai suoi studenti da un telefonino, al fronte vestito in mimetica e armato di tutto punto. Il docente, infatti, sta facendo la sua parte per difendere il paese dall’invasione della Russia, prestando servizio nell’esercito di Kiev. Partecipare alle lezioni permette anche ai ragazzi di distrarsi per qualche ora dagli orrori che stanno subendo. Inoltre, l’esempio di Shandor dimostra che l’Ucraina non si arrende a Mosca resistendo con la cultura.”
Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Difesa & Sicurezza sulla posizione di Elon Musk sulla guerra:
https://www.radiocusanocampus.it/podcast/difesa-sicurezza-situazione-guerra-11-05-22/