Questa mattina Papa Francesco, al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro, ha incontrato le mogli dei militari ucraini del battaglione Azov. Alcuni combattenti dell’unità sono attualmente asserragliati dell’acciaieria Azovstal di Mariupol dove “ci sono centinaia di feriti e ci sono anche le persone civili” come ha spiega Iryna Guley, giornalista corrispondente dall’Ucraina per Cusano Italia TV.
Il Papa incontra le mogli dei militari del reggimento Azov
“Il vice comandate dice che combatteranno fino alla fine e mentre lo diceva c’è stato un incontro ufficiale tra le mogli dei militari del battaglione Azov e il Papa” continua Guley. “In questo incontro le mogli dei militari hanno dato delle lettere a Papa Francesco: una scritta e firmata da Onufrij, primate delle Chiesa Ortodossa ucraina e l’altra scritta dalle donne. Chiedono di aiutare i nostri militari a uscire da Azovstal. Chiedono al Papa di essere la terza parte che può organizzare questa strada sicura in Ucraina. Onufrije, ancora fedele al patriarcato di Mosca, ha scritto una lettera anche a Putin chiedendo di organizzare questo corridoio per i nostri militari. Il Papa ha detto che sa tutto e che cercherà di fare tutto quello che può”.
La Russia manda soldati giovanissimi a combattere in Ucraina
Nel corso del consueto collegamento nel Tg delle 19.30, Iryna Guley ha raccontato anche la vicenda di un soldato russo giovanissimo che dopo essere ferito si è arreso ai militari ucraini. “Questo ragazzo è nato nel 2004. Non ha neanche 18 anni ed è stato mandato qua in Ucraina a combattere. Putin e le autorità russe dicevano che non mandano qua i militari giovani, quelli mobilitati quest’anno o l’anno precedente. Invece non è così. Abbiamo visto che ci sono dei ragazzi giovanissimi”.
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