Nel pomeriggio di oggi, poco dopo le 18, diversi siti italiani sono stati oggetto di un vasto attacco cibernetico portato avanti da hacker filorussi. La situazione è tornata sotto controllo in serata, ma questo è un primo segnale di un’altra guerra, oltre a quella combattuta in Ucraina.

I siti colpiti

Irraggiungibili per un sensibile periodo di tempo il portale del Senato e quello del ministero della Difesa (che però in una nota parla di “attività di manutenzione da tempo pianificata, in atto sul sito”). Sotto attacco, fra gli altri, anche il sito dell’Istituto Superiore di Sanità, l’Istituto di studi avanzati di Lucca (che si occupa di tecnologia digitale), quello di Infomedix (servizi alle aziende sanitarie) e l’Aci, l’automobile club italiano. Un tentativo è stato fatto anche contro il sito dell’Eurovision Song Contest (smentito però da Claudio Fasulo, produttore esecutivo dell’Eurovision per la Rai), in corso in questi giorni a Torino. I pirati informatici avrebbero utilizzato una tipologia nota di attacco, in gergo DDOS (Distribuited Denial of service, negazione di servizio distribuito, ndr): in pratica viene simulato un enorme quantità di richieste di accesso, che manda in tilt il sito stesso e lo rende irraggiungibile.

Chi sono gli hacker dell’attacco

Dietro i disservizi registrati ci sarebbe uno specifico gruppo hacker dal nome Killnet. E non sarebbe neanche il primo attacco: i pirati informatici infatti avrebbero già attaccato siti ubicati negli Usa ma anche in Estonia, Polonia e Repubblica Ceca. Insieme al nostro Paese, attaccata anche la Spagna. La conferma è arrivata dagli stessi membri di Killnet in una nota sul loro canale Telegram e che riporta “attacco all’Italia”, insieme a una lista di siti che sarebbero stati colpiti dall’offensiva cibernetica. Politicamente, il collettivo sarebbe schierato su posizioni filo-putiniane.

Le reazioni della politica

Il presidente di Noi con l’Italia Maurizio Lupi punta l’attenzione sulla sicurezza nazionale:

“Con una guerra in corso le minacce informatiche sono ancora più insidiose e pericolose. Oggi hacker russi hanno rivendicato un attacco ai siti del Senato, del ministero della Difesa, di una banca e altri. Una dichiarazione ostile che non va sottovalutata. Per questo è necessario, ora più che mai, rafforzare la  nostra cybersecurity. È un tema strategico per la nostra sicurezza nazionale”.

Il senatore di Italia Viva Ernesto Magorno infine definisce sui social l’attacco “gravissimo” e invita a una reazione necessaria.