L’incontro tra Mario Draghi Joe Biden è durato circa un’ora e quaranta minuti. I due presidenti hanno confermato le ottime relazioni tra i due paesi e la solidità dell’Alleanza atlantica. Al termine dell’incontro Joe Biden ha commentato l’incontro su twitter. “Abbiamo riaffermato la forte e ampia partnership tra gli Stati Uniti e l’Italia. Abbiamo sottolineato il nostro continuo impegno a sostenere l’Ucraina e imporre costi alla Russia” queste le parole del presidente americano.
Draghi e Biden sulla guerra in ucraina
Pieno accordo sulla questione Ucraina con Draghi che ha dichiarato: “La pace sarà quello che vorranno gli ucraini, non quello che vorranno altri” ottenendo l’immediata risposta di Biden: “Sono d’accordo”. Draghi ha proseguito sottolineando l’unità europea sul tema della guerra in Ucraina e nel sanzionare la Russia. Il premier italiano ha, inoltre, posto delle domande sia su cosa fare per fermare le atrocità del conflitto che su cosa si può fare per instaurare una pace duratura.
“Prima ancora di arrivare a questo punto, c’è uno sforzo che occorre fare e che devono fare in particolare Russia e Stati Uniti. Bisogna sedersi ad un tavolo, ci vuole un tavolo con tutti e l’Ucraina è l’attore principale. Bisogna togliere il sospetto che si arrivi ad una pace imposta che fa comodo agli Usa, agli europei e ai russi ma non è accettabile dagli ucraini. Questa è una ricetta per arrivare al disastro perché a quel punto la pace non sarà credibile e verrà tradita ogni momento”. Questo è quanto afferma Draghi in merito alle eventuali soluzioni per la pace in Ucraina.
Problema del gas
Nell’incontro, dice Draghi, si è parlato anche dell’aumento incontrollabile dei prezzi del gas. In merito a questo il premier ha dichiarato: “Ho ricordato a Biden il tema della possibilità di introdurre un tetto a prezzo del gas. Ipotesi accolta con favore anche se l’amministrazione Usa sta riflettendo più su un tetto al prezzo del petrolio che del gas, si è deciso che ne riparleremo presto insieme”.
Il pagamento del gas in rubli
“Non c’è nessuna dichiarazione ufficiale che i pagamenti violino le sanzioni, quindi è una zona grigia” dichiara Draghi aggiungendo: “il più grande importatore, la Germania, ha già pagato in rubli e la maggior parte degli importatori di gas hanno già aperto dei conti in rubli”.