Un attacco hacker al satellite USA Viasat. Questo è quello che è accaduto un’ora prima che l’esercito russo invadesse l’Ucraina. La notizia arriva da Mit Technology Review e trova conferme dai funzionari di Stati Uniti, Regno Unito e Unione Europea. “L’operazione ha provocato un’immediata e significativa perdita di comunicazione nei primi giorni della guerra per l’esercito ucraino” questo è quanto scrive Patrick Howell O’Neill della Mit. Stando a quanto si legge sul magazine statunitense l’attacco ha preso di mira il player spaziale USA il 24 di Febbraio.
L’attacco Hacker al satellite USA
Nello specifico gli hacker del governo russo hanno usato “un malware distruttivo wiper'” lanciato “contro modem e router Viasat, cancellando rapidamente tutti i dati sul sistema”. Il tutto, come si legge sul Mit Technology Review, ha disabilitato permanentemente le macchine e distrutto migliaia di terminali. Anche Juan Andres Guerrero-Saade, noto ricercatore di minacce presso l’azienda di sicurezza informatica SentinelOne, ha detto la sua sull’argomento. Il ricercatore ritiene che questo attacco è “l’attacco informatico contro Viasat è il più grande attacco hacker noto della guerra”.
Attacco hacker: le nuove tecniche di guerra
I cyberattack stanno giocando un ruolo sempre più importante durante questo conflitto ma non solo nelle guerre più in generale. Sulla Mit Technology Review si legge: “È anche uno dei primi esempi di come i cyberattack possono prendere di mira e possono essere programmati per amplificare le forze militari sul terreno interrompendo, e persino distruggendo, la tecnologia utilizzata dalle forze nemiche“.
Il ruolo degli hacker
Un altro attacco hacker di assoluta rilevanza è quello del 1 maggio realizzato dal Network Battalion affiliato Anonymous. L’attacco non è strettamente legato a vicende sul fronte ma ha comunque un suo perché. Infatti il Network Battalion,noto anche come gruppo NB65, avrebbe preso di mira una piattaforma di elaborazione dei pagamenti russa Qiwi e avrebbe fatto trapelare 7 milioni di dati di carte di pagamento. La piattaforma che aveva Qiwi che sui social aveva dichiarato di come la guerra non stesse causando nessuno problema. Così in seguito all’attacco il NB65 ha ironicamente twittato chiedendo alla compagnia se avesse qualche problema di cui preoccuparsi. Un cyberattack che sicuramente mette a gravissimo rischio il sistema bancario russo in un momento in cui le transazioni Swift sono negate per via delle sanzioni.