Un episodio davvero inqualificabile quello accaduto nella serata di ieri a Crotone e che vede loro malgrado protagonisti alcuni calciatori della squadra locale e un gruppo di tifosi.

Durante i festeggiamenti per la festa patronale della Madonna di Capocolonna, proprio nella zona delle giostre super affollata di persone durante la serata, i calciatori in questione sono stati pesantemente aggrediti verbalmente – e secondo alcune ricostruzioni successivamente anche fisicamente – da un gruppo di tifosi, che contestava loro proprio il fatto di essere in giro a festeggiare nonostante la brutta annata vissuta in campo, terminata con la retrocessione in Serie C del club calabrese.

Un episodio davvero sgradevole, che sicuramente non rappresenta una città e una tifoseria che in questi anni si è distinta per sportività, lealtà e passione. Dura la presa di posizione arrivata dal Crotone: “Il Presidente Gianni Vrenna e tutto il Football Club Crotone, a seguito dell’episodio sgradevole di cui sono state vittime alcuni tesserati nella serata di martedì, esprimono la più ferma condanna verso la violenza in tutte le sue declinazioni e la piena solidarietà verso i ragazzi coinvolti”, si legge nella nota.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Vasile Mogoș (@vasilemogos)

Crotone, Mogos dopo l’aggressione: “Fate schifo”

Nel comunicato non sono stati resi noti i nomi dei calciatori ce sono stati aggrediti, ma a denunciare l’accaduto con un messaggio pubblicato sul proprio Instagram è Vasile Mogos, esterno della squadra rossoblù, tra i calciatori presi di mira dai tifosi nelle scorse ore.

“Volevo semplicemente dire due parole alle persone che ci hanno aggredito mentre eravamo alle giostre ieri sera: ma voi veramente pensate di essere tifosi? Pensavate veramente che dopo un anno chiusi in casa, adesso che è finito il campionato, con la festa in paese, i calciatori e le proprie famiglie debbano stare in casa per fare la vostra felicità? Felicità di cosa e per chi?

Quando si retrocede, che vuol dire sofferenza per tutti, si può arrivare ad aggredire fisicamente i calciatori? Si può arrivare ad usare violenza in un posto con bambini e genitori? È così che funziona? Per fortuna questo posto è fatto di belle, bellissime persone, che ho avuto la fortuna di conoscere, persone che non si meritano questo come non ce lo meritiamo noi che siamo come tutti, ma voi, che non so se definire persone, voi mi fate schifo”.