Greenpeace: Venezia al centro dell’incontro “Giustizia climatica adesso!” Non solo la città lagunare ma buona parte settentrionale del Mar Adriatico è un’area particolarmente “calda” da un punto di vista climatico e ambientale. Per questo giovedì 12 maggio alle 11,30 l’organizzazione ambientalista e ReCommon hanno organizzato una conferenza dal titolo “Giustizia climatica adesso!”. All’evento, sulla splendida nave Rainbow Warrior di Greenpeace, parteciperanno esponenti di associazioni e comitati locali.
Greenpeace, Venezia non affonda a caso
Sono innumerevoli gli effetti dell’azione antropica sul territorio, sul clima e sulla salute delle persone nella zona dell’alto Adriatico. Non solo l’acqua alta a Venezia. Le contaminazione delle falde acquifere con sostanze chimiche, l’inquinamento delle centrali a carbone e le trivellazioni in mare aggravano la nostra dipendenza dalle fonti fossili. Con la conferenza “Giustizia climatica adesso!”, aperta al pubblico e alla stampa, Greenpeace da voce alle testimonianze di chi è in prima linea per proteggere il proprio territorio e la propria comunità. Ormai chiaro a tutti che la giustizia climatica e ambientale e la giustizia sociale sono due facce della stessa medaglia. L’evento sarà trasmesso in streaming sul canale Youtube di Greenpeace Italia (https://www.youtube.com/GreenpeaceItaly).
La nave Rainbow Warrior di Greenpeace per due settimane nell’Alto Adriatico
Da due giorni l’iconica Rainbow Warrior è ormeggiata alle Zattere, nel cuore della città lagunare. Dopo l’incontro sulla giustizia climatica, l’equipaggio della Rainbow Warrior, insieme al CERT dell’Università di Padova, sarà impegnato in attività di ricerca scientifica sui cetacei nelle aree limitrofe al Parco del Delta del Po.
Sabato 21 e domenica 22 maggio l’ammiraglia di Greenpeace sarà nuovamente a Venezia, a Riva San Biagio, visitabile dal pubblico, senza necessità di prenotazione, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Le persone potranno visitare i ponti esterni della nave. Sarà un’occasione per conoscere le attività dell’associazione ambientalista e firmare la petizione europea per vietare le pubblicità dei responsabili della crisi climatica
La nave partirà poi alla volta di Trieste per l’ultima tappa del tour, incentrata sugli impatti dei cambiamenti climatici in mare. Anche l’Area Marina protetta di Miramare aderisce infatti al progetto “Mare caldo” di Greenpeace, una rete di monitoraggio che prevede l’installazione di termometri per misurare l’aumento della temperatura del mare.