A due settimane dalla finale di Conference League, il caos regna sovrano. Nella giornata di ieri, martedì 11 maggio, la Uefa ha messo in vendita gli ultimi 10 mila tagliandi disponibili, andati sold out in pochi minuti. Le critiche, però, non sono mancate, sia da parte dei tifosi, che dopo attese interminabili hanno visto il sito della stessa Federazione andare il crash al momento del pagamento, sia da parte del Feyenoord stesso, reo di non essere stato informato sulla vendita stessa. Una situazione che si preannuncia incandescente, con l’ordine pubblico in primo piano.
Conference League, il precedente tra Roma e Feyenoord
Il grande problema, fin dal fischio finale delle due semifinale, è l’ordine pubblico. I tifosi olandesi, che già nel match contro i francesi del Marsiglia erano passati alle luci della ribalta per gli scontri nei pressi dello Stade Velodrome, arriveranno nella capitale albanese in più di 20 mila, molti dei quali senza biglietto. Il precedente tra le due formazioni di sette anni fa, inoltre, non fa ben sperare.
Il 19 febbraio 2015, infatti, gli stessi supporter orange misero a ferro e fuoco il centro di Roma, danneggiando, in modo irreparabile, la barcaccia di Piazza di Spagna. Un fatto mai digerito dai tifosi romanisti, motivo per il quale l’allerta per il match di Tirana è altissima. Ad aggravare la situazione ci ha pensato la Uefa stessa, non indicando i settori dedicati ai giallorossi e quelli per gli olandesi, lasciando la scelta alle singole persone. Sulle tribune dell’Arena Kombetare, quindi, i tifosi si troveranno mischiati tra di loro, rendendo la situazione ancor più delicata.
L’idea che tra due settimane si possa assistere ad una vera e propria guerriglia è molto concreta e, nella speranza che tutto fili per il verso giusto, la domanda che viene spontanea è “si poteva prevenire tutto questo?” Ovviamente si, gestendo meglio la vendita dei biglietti e magari valutando lo spostamento della finale in un’altra sede, con uno stadio più grande e, soprattutto in una città più grande (Tirana ha una superficie di neanche 42 km quadrati), affinché si potessero gestire al meglio le due tifoserie.