Doctor Strange 2, Wanda Maximoff (interpretata da Elizabeth Olsen) conosce un’evoluzione molto significativa nella pellicola. Inutile dire che i dettagli di essa contengono spoiler molto importanti sul film, quindi continuate la lettura a vostro rischio e pericolo…

Doctor Strange 2: “Wanda segue un percorso identico a quello dei fumetti”

Doctor Strange 2 Wanda
Il character poster di Wanda Maximoff da “Doctor Strange nel Multiverso della Follia”.

Doctor Strange 2 (Doctor Strange nel Multiverso della Follia) sta dominando il box office mondiale, con un incasso che, al momento, sfiora i 450 milioni di dollari globali.
Sono molte le sorprese contenute nel film di Sam Raimi che giustificano un simile apprezzamento, come ammesso dallo stesso regista. Una in particolare riguarda il personaggio di Wanda, alias Scarlet Witch. Nel film la ritroviamo dopo la traumatica esperienza vissuta nella serie WandaVision e scopriamo che essa ha lasciato delle cicatrici profonde sulla sua psiche.
Quante profonde, lo spiega ora lo sceneggiatore della pellicola, Michael Waldron, che in una lunga intervista racconta la trasformazione del personaggio da eroina a vero e proprio villain del film.

Farla diventare la cattiva è una scelta coerente con la sua versione nei fumetti ed è qualcosa che è sempre stato nei piani anche nel Marvel Cinematic Universe. L’unica cosa da stabilire era quando questo dovesse succedere. In una delle prime versioni del film, lei era nel gruppo dei ‘buoni’ e solo alla fine diventava cattiva, per essere poi l’antagonista di uno dei prossimi film. Tuttavia, capimmo subito che in questo modo avremmo reso Wanda una semplice comparsa di un film di Doctor Strange, e non era ciò che volevamo”.

Sul trauma vissuto da Wanda

Alla fine di WandaVision, sembra che il personaggio abbia elaborato il lutto della morte di Visione e sia pronta ad andare avanti.
Lo sceneggiatore di Doctor Strange nel Multiverso della Follia spiega, però, che una simile tragedia non è così semplice da superare.

In WandaVision abbiamo visto Wanda compiere azioni terribili. Certo, alla fine fa un gesto eroico liberando tutte quelle persone, ma deva anche fare i conti con la drammatica verità che la famiglia che aveva costruito non era reale. A quel punto ottiene il Darkhold e scopre che, da qualche parte, in un altro universo, esiste una versione reale dei suoi figli. E se un libro maledetto continua a sussurrarti nell’orecchio che i tuoi figli sono là fuori e che non devi far altro che andare a prenderli, questo può portarti a compiere gesti davvero terribili”.

Come rendere Wanda spaventosa? Ispirandosi a… Alien!

Waldron parla poi della difficoltà di rendere spaventoso e terrificante un personaggio a cui il pubblico si è affezionato nel corso degli anni. Un problema da lui superato ispirandosi a un ben noto franchise horror: la saga di Alien e, in particolare, il secondo capitolo, Aliens – Scontro finale. La sequenza in cui Wanda affronta gli Illuminati, infatti, presentati come questi personaggi potentissimi che determinano i destini dell’universo, trae ispirazione diretta dal film di James Cameron.

“Mentre scrivevo ho rivisto la saga di Alien perché, a livello di atmosfere, anche questo film è un thriller incentrato su una caccia. In particolare, ho adorato come Aliens si prendesse tantissimo tempo per descrivere quanto forti ed equipaggiati fossero i Marines, per poi vederli massacrati in pochi minuti. Da quel momento in poi, il pubblico è davvero terrorizzato dagli Xenomorfi, ed era esattamente quel risultato che volevo ottenere con Wanda. Spero proprio che, alla fine della scena con gli Illuminati, gli spettatori abbiano davvero paura di lei”.

Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, il sabato, dalle 18:30 alle 20 su Radio Cusano Campus.