Agcom ha deciso accelerare avviando un procedimento a carico di Dazn circa i metodi con cui la piattaforma effettua la misurazione degli ascolti dei match di Serie A. Lo riporta in esclusiva il Il Sole 24 Ore, spiegando che si tratterebbe di un procedimento sanzionatorio pronto a sbloccarsi questa settimana.

Non è la prima volta che il tema spinoso viene a galla. Già in passato il Garante per le comunicazioni aveva avviato e poi chiuso un’istruttoria verso la detentrice dei diritti televisivi. Tuttavia, la sensazione che filtra dalle parti dell’Agenzia è che Dazn non si stia attenendo a quanto previsto dalla delibera 18/22 Cons, che concedeva due mesi di tempo all’azienda per proporre soluzioni. Al momento sembra lontana le ipotesi di sanzione, tuttavia l’argomento è sensibile poiché i dati di ascolto influenzano direttamente il valore dei diritti stessi.

Agcom e Dazn, il braccio di ferro sugli ascolti tv

La delibera 18/22/Cons in oggetto è sostanzialmente la chiusura dell’istruttoria dell’Agcom a carico di Dazn. In essa sono contenuti una serie di princìpi da rispettare sulle modalità di misurazione degli ascolti, vediamo quali.

Il primo punto certifica Auditel come unico soggetto competente in materia di dati, per cui solo questi sono da considerarsi ufficiali. Dazn, al momento, elabora in forma autonoma di dati di ascolto tramite la media company Nielsen.

Poi, viene precisato che per le prossime due stagioni di Serie A (2022/2023 e 2023/2024), le misurazioni sui dati d’ascolto vanno effettuate tramite la creazione di un JIC. L’acronimo, che sta per Joint Industry Committee, è un organismo a controllo incrociato che riunisce tutte le componenti del mercato. Auditel rispecchia già questa struttura. Inoltre, il dato da comunicare deve riguardare tutti i dispositivi.

Proprio sulla discrepanza dei dati comunicati da Auditel e Nielsen si gioca la partita. La prima si basa esclusivamente sugli utenti collegati a Dazn tramite smart tv, la seconda effettuata il calcolo multipiattaforma. Infine, un altro punto di contrasto, riguarda l’installazione del software di rilevamento Auditel (chiamato SDK) sulla piattaforma Dazn, che l’azienda rifiuta in quanto toglierebbe parte della banda.