Peste suina, il Lazio e altre Regioni danno il via libera agli abbattimenti dei cinghiali. Federcaccia si è già messa a disposizione per il contenimento degli ungulati. Massimo Buconi, presidente nazionale di Federcaccia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.
Peste suina
“Come notorio -ha affermato Buconi-. all’interno dell’anello del GRA non si va a caccia. Poi c’è l’altro tema che è lo squilibrio faunistico derivato dal fatto che un animale selvatico come il cinghiale frequenti così spesso con gli stessi ambienti dei cittadini. E così si sviluppano malattie come la peste suina. Noi ci siamo messi a disposizione del governo e della Regione. Noi disponiamo di volontari che sono i nostri associati, hanno delle competenze, nel caso della Liguria e del Piemonte siamo in migliaia per fare il censimento, per il rinvenimento delle carcasse. Siamo a disposizione. Se ci verrà richiesto di collaborare noi ci saremo”.
Politica
“L’interlocuzione con le istituzioni c’è stata -ha dichiarato Buconi-. Sta alle autorità decidere se cogliere le occasioni. Ho visto che ieri la Regione Lazio ha dato indicazioni precise di diminuire i rifiuti in strada e diminuire la popolazione di cinghiali. Bisogna poi agire sull’habitat, affinché non si creino condizioni favorevoli per il reinsediamento dei cinghiali. La politica si è svegliata tardi, perché siamo in una realtà estremamente contrastata. Ora c’è una percezione di un’impropria sacralità rispetto al selvatico. Un conto è il sacrosanto benessere della fauna selvatica altro conto è il benessere del territorio. La fauna selvatica per sua natura non deve stare negli ambienti urbani e quanto di crea lo squilibrio o si è fatalisti o si deve intervenire per ristabilire gli equilibri. Bisogna dire chiaramente che la peste suina è un dramma se entra in un allevamento, è un dramma economico colossale. In Piemonte e in Liguria è da 5 mesi che si è verificato il primo caso e se ne sta ancora parlando su cosa fare, mi pare che la Regione Lazio stia agendo con maggiore rapidità sulla questione”.