Covid Shanghai, situazione sempre più disperata per le persone chiuse in quarantena nelle loro case con il lockdown fatti a blocchi di palazzine. Andrea Rumere, chef piemontese, che vive a Shanghai da diverso tempo, ha raccontato la situazione ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.  “Sono molto giù, domani dovevamo uscire, oggi è spuntato fuori un altro positivo e il countdown ricomincia da zero -ha raccontato Andrea-. Non ho più le forze per reagire e per pensare. Non si vede è una fine. E’ un loop incredibile che continua all’infinito. Basta un positivo nel tuo stesso condominio per far sì che si ricominci a contare 14 giorni di quarantena”.

Covid Shanghai

Stanno erigendo dei muri fuori ai palazzi, non si capisce perché -ha aggiunto Andrea-. E’ da stamattina che costruiscono muri di legno attaccati ai bordi dei marciapiedi. Addirittura se una famiglia è positiva, tutte le famiglie del piano sopra e quelle del piano sotto vengono portate via. Noi facciamo due tamponi a casa e poi uno sotto casa ogni giorno, non si capisce come mai continuino a risultare positivi. Non è giusto che ogni volta il conteggio riparta da zero per un test che è venuto male. Sono i portinai dei palazzi che hanno il potere di far uscire o meno le persone dai palazzi e dunque decidono anche su chi può uscire o meno dal Paese. La nostra libertà è in mano a persone che non sono degne di prendere determinate decisioni. Le persone stanno diventando matte, ci sono persone che hanno bisogno dell’aiuto degli psicologi. L’unica via d’uscita è provare a spendere 6mila euro di biglietti di aereo, ma non è neanche detto che ti facciano partire”.