L’Onu ha pubblicato i numeri delle vittime della guerra tra Russia e Ucraina. Secondo i dati forniti sarebbero più di tremila persone ad essere decedute dal 24 febbraio ad oggi. Tra questi anche molti bambini, con il procuratore generale ucraino che ha sottolineato come più di mille strutture educative siano state colpite dagli attacchi russi. Molte di queste sarebbero state completamente distrutte.
Il numero delle vittime della guerra tra Russia e Ucraina
Nell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ad oggi, sono morti 3.381 civili, mentre altri 3.680 sono stati feriti. A confermarlo è l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, che ha calcolato le vittime dell’invasione iniziata lo scorso 24 febbraio.
L’organizzazione ha sottolineato che le vittime potrebbero essere molto più alte, dato che il calcolo non risulta facile, date le condizioni di guerra. E’ stato infatti spiegato che:
“Le informazioni provenienti da alcuni luoghi dove si stanno svolgendo intense ostilità sono ritardate e molte notizie di vittime civili devono ancora essere confermate. Ciò vale, ad esempio, per gli insediamenti di Mariupol, Izyum e Popsana, dove ci sarebbero stati numerosi morti e feriti tra i civili”
Secondo l’Onu, la maggior parte dei morti civili sono rimasti uccisi dai bombardamenti di artiglieria pesante e dall’uso dei lanciarazzi multipli, oltre a missili e attacchi aerei russi.
I bambini deceduti nel corso della guerra sono già 226, mentre i feriti ammontano a 416. Questi dati sono stati forniti dall’ufficio del Procuratore generale ucraino, che ha poi aggiunto come le istituzioni educative che sono state danneggiate a causa dei bombardamenti che ogni giorno arrivano da parte dell’esercito russo sono ben 1.657. Di queste, ben 132 sono state completamente distrutte.
Non si hanno invece dati effettivi sulle perdite subite dall’esercito russo. Vladimir Putin impedisce infatti che nel proprio paese vengano diffuse notizie riguardo l’invasione, e i numeri ufficiali non sono stati rilasciati.
Nel frattempo il G7 annuncia nuove sanzioni.
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