Il Washington Post ha conquistato il Premio Pulitzer 2022, l’Oscar del giornalismo mondiale. Il quotidiano della capitale ha vinto il trofeo più prestigioso, quello per il “giornalismo per il bene pubblico”, grazie alla copertura dell’attacco al Congresso americano, il 6 gennaio 2021.
Il board dell’organizzazione ha voluto inoltre riconoscere un Pulitzer speciale ai giornalisti ucraini, premiandoli per il loro coraggio nel coprire l’invasione della Russia. Importante e prezioso il loro contributo per fornire a tutto il mondo un’immagine inconfondibile di cosa significa vivere la guerra.
Congratulations to the journalists of #Ukraine. #Pulitzer pic.twitter.com/jDP90egbgT
— The Pulitzer Prizes (@PulitzerPrizes) May 9, 2022
Premio Pulitzer 2022, tutti i vincitori
Pur avendo perso il premio più ambito, il New York Times ottiene tre riconoscimenti in altrettante categorie. In particolare, ha trionfato nella sezione “inchieste” con l’analisi delle pratiche scorrette della Polizia contro civili disarmati e nella “cronaca internazionale” grazie ai reportage in Medio Oriente.
Spostandoci verso nord, a Boston, troviamo The Atlantic. Premiata l’autrice Jennifer Senior, la quale ha condotto un esperienziale su una famiglia che ha dovuto affrontare la perdita di un figlio l’11 settembre 2001. La categoria in questo caso è “long-form di stampo giornalistico”.
Rimanendo sulla East Cost, ma spostandoci in Florida, ecco due vincitori. Il Miami Herald ha conquistato il trofeo per la copertura della tragedia di Sursfide, dove morirono 98 persone. Il Tampa Bay Times, invece, conquista il primato per un articolo sui danni ambientali provocati da un cattivo processo di smaltimento delle batterie per auto.
West Coast, si salva solo il LA Times
A difendere l’onore della West Coast il giornale di punta, vale a dire il Los Angeles Times. L’argomento di successo è stato il documentario sulla ritirata delle truppe americane da Kabul, durante la presa afghana dei talebani.
Per quanto concerne le categorie extra-giornalistiche compaiono tra i premiati Getty Images, la più importante biblioteca fotografica mondiale. Cinque fotografi dell’agenzia, Win McNamee, Drew Angerer, Spencer Platt, Jon Cherry e Samuel Corum, hanno lavorato duramente per fornire la copertura di immagini dell’assalto a Capitol Hill.
Infine, premiato anche il romanzo di Joshua Cohen “The Netanyahus“, che racconta le contraddizioni dell’esperienza ebreo-americana. Per la saggistica medaglia d’oro a “Invisible Child“, di Andrea Elliott, giornalista del New York Times, che ha raccolto gli spunti di una storia scritta qualche anno prima sulla vita da senzatetto di una ragazza afroamericana a New York.