Yoon Suk-yeol è il nuovo presidente della Corea del Sud. Il neoeletto leader ha prestato giuramento in una grande cerimonia allestita nella piazza dell’Assemblea nazionale di Seul davanti a 40.000 persone.

Giuro solennemente davanti al popolo che svolgerò fedelmente i doveri di presidente“.

Yoon, ex procuratore generale conservatore di 61 anni, entra in carica ufficialmente in un momento non semplice, tra il conflitto in Ucraina e le tensioni con il Nord. Prende il posto di Moon Jae-in, il presidente democratico uscente alla guida del Paese nell’ultimo quinquennio.

Quale Paese eredita il nuovo presidente della Corea del Sud?

Yoon Suk-yeo prende il potere in uno scenario geopolitico alquanto complesso, in bilico tra i rapporti internazionali e le tensioni con la vicina Corea del Nord. Il neoeletto presidente ha spiegato di voler basare il proprio mandato sulla costruzione di una democrazia liberale e di un’economia di mercato. Eredita un Paese con qualche difficoltà, tra cui la riorganizzazione nelle catene di approvvigionamento globali, la crescita dell’inflazione e l’aumento della disoccupazione.

La nostra generazione deve costruire una nazione che sposi la democrazia liberale e garantisca una fiorente economia di mercato. Una nazione che adempia alle sue responsabilità come parte integrante della comunità internazionale e una nazione che appartenga veramente al popolo”.

Voglio lavorare insieme alle altre nazioni per risolvere le sfide comuni. Come cittadini globali dobbiamo prendere posizione contro qualsiasi tentativo che mini la nostra libertà. La democrazia liberale è in grado di creare la pace duratura e la pace è ciò che salvaguarda la nostra libertà.”

Yoon Suk parla anche dei rapporti con la Corea del Nord

Sul versante dei rapporti di vicinato con il Nord, Yoon Suk è aperto al dialogo.

Ho in mente un piano audace di aiuti alla Corea del Nord se il paese sospenderà lo sviluppo nucleare e passerà a una sostanziale denuclearizzazione. Lascio una porta aperta alla diplomazia e al confronto per migliorare le nostre economie a patto che Pyongyang sospenda la minaccia di un programma atomico“.