I prezzi in rialzo delle ultime settimane del carburante, dovuto principalmente all’invasione della Russia in Ucraina, si è finalmente fermato. I prezzi si sono stabilizzati, almeno per la giornata di oggi, su tutti i carburanti. Preoccupa però la crisi in Cina dovuta alla politica Zero-Covid del Governo, che sta mettendo in difficoltà anche le grandi aziende.

Si ferma l’aumento del prezzo dei carburanti

Dopo settimane in cui abbiamo assistito ad un grande aumento sul prezzo de carburanti, siamo finalmente arrivati ad uno stallo. Le medie nazionali infatti, presentano il prezzo della benzina, in modalità self service, su 1,82 euro al litro, mentre per il gasolio si arriva a 1,84 euro al litro.

Il Brent arriva invece a 105 dollari, con la stessa quota dei prodotti raffinati. La prospettiva di ammanchi sul petrolio, o di prodotti legati all’invasione della Russia in Ucraina, spaventa meno rispetto al rallentamento dell’economia cinese. Nel paese governato da Xi Jinping infatti, iniziano a pesare fortemente le politiche Zero-Covid, che hanno fermato anche la produzione di importanti fabbriche cinesi, soprattutto nella città di Shangai, che ha il più grande porto del mondo.

L’Osservatorio prezzi del Ministero dello Sviluppo economico ha comunicato le medie dei prezzi praticati sul petrolio, elaborati poi da Staffetta, con un campione che ha preso in considerazione 15mila impianti.

  • Benzina self service a 1,820 euro al litro
  • Diesel a 1,841 euro al litro
  • Benzina servito a 1,950 euro al litro
  • Diesel servito a 1,970 euro al litro
  • Gpl servito a. 0,846 euro al litro
  • Metano servito a 1,892 euro al litro
  • Gnl a 2,166 euro al kg

Sulle autostrade, invece, i prezzi sono:

  • Benzina self service a 1,888 euro al litro
  • Gasolio self service a 1,910 euro al litro
  • Gpl 0,927 euro al litro
  • Metano 2,277 euro al kg
  • Gnl 2,099 euro al kg