All’età di 50 anni si è spento nella notte ad Arezzo Walter De Benedetto, l’uomo simbolo della battaglia per la legalizzazione della cannabis a uso terapeutico. L’annuncio arriva da un post su Facebook dell’associazione “Meglio Legale”:
“Nella notte purtroppo ci ha lasciato Walter De Benedetto. Con il suo coraggio è riuscito a portare il tema della cannabis terapeutica all’attenzione dell’opinione pubblica. Lui era il vero leader gentile della battaglia per la legalizzazione della cannabis e noi continueremo la sua e la nostra lotta con maggiore forza e determinazione, come lui ci ha insegnato“.
Morte De Benedetto, la vicenda della detenzione illegale di marijuana
De Benedetto era malato da anni e soffriva di una grave forma di artrite reumatoide collegata alla sclerosi multipla. A stroncarlo nella notta tra domenica e lunedì un arresto cardiaco. Nella sua lotta contro il “sistema” anche l’accusa nel 2019 di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, poi caduta nel 2021.
Un blitz della polizia nell’abitazione scovò una piccola serra destinata alla coltivazione di cannabis. Una soluzione necessaria a lenire il dolore, dal momento che la quantità assumibile giornaliera, pari a un grammo, non sortiva l’effetto sperato. Quel dolore che “non aspetta” come amava ripetere, prima che il gup di Arezzo lo prosciolse l’aprile scorso dalle accuse.
Lo ricordano in molti, tra cui Marco Cappato, dell’Associazione Luca Coscioni, e il consigliere democratico Enzo Brogi:
“Walter De Benedetto è morto. La prima volta mi parlava del suo fine vita. Si è poi battuto contro la violenza di uno Stato che l’ha processato per la cannabis. Ha vinto la battaglia ma non abbiamo fatto in tempo a vincere con lui per la legge. Andiamo avanti. Grazie Walter“.
“Walter De Benedetto non c’è più. Adesso tutto si intreccia, si confonde. Emozioni, sofferenze, gioie, affetti. Mitezza e coraggio. Certo le sue battaglie per i diritti restano intatte e proseguiranno col suo esempio verso ‘le vittorie di civiltà‘ come lui le chiamava. Dopo la cannabis terapeutica, l’anelito di morire con dignità. Auguro davvero sia andata così, caro Walter. Ti abbraccio forte, con leggerezza“.