In un’intervista rilasciata a L’Equipe Marc Marquez fa il punto sulla sua carriera, il suo stato di forma e un eventuale ritiro.

Nella mente dello spagnolo c’è un chiodo fisso: il titolo MogoGP, che però sembra distante complici anche i molti infortuni che ne stanno penalizzando le prestazioni ormai da due anni.

La possibilità di lasciare, inutile negarlo, c’è. I problemi fisici sono al centro di questa eventualità: “Ogni tanto mi chiedo se valga la pena continuare a correre. Finora la mia risposta è sempre stata affermativa. So di correre molti rischi, ma è così che ho vinto otto titoli mondiali”. I tempi dei sei titoli in sette stagioni dal 2013 al 2019, però, sono lontani, con uno stile di guida da reinventare alla luce dei problemi fisici attuali: “Ora guido facendo i conti con un braccio che non è lo stesso. Per sopperire a questo limite devo usare di più le gambe per controllare la moto. E so che devo evitare a tutti i costi un nuovo colpo alla testa per evitare possibili problemi di vista…”.

Marquez e il ritiro: la diplopia è il disturbo più grave

La diplopia è cruccio più grande per l’otto volte Campione del Mondo: “I medici mi hanno spiegato che il mio nervo ottico può risentire non solo della violenza dell’impatto, ma anche dell’angolazione del colpo ricevuto. Di conseguenza gli effetti di una caduta possono essere incerti”. Sicuramente l’eventualità di un incidente incide psicologicamente sullo spagnolo, anche non si vuole arrendere: “Lottare ancora per il podio e la vittoria mi motiva. Sì, sento nel mio cuore che giocarsi il titolo è ancora un obiettivo realizzabile”.

Come sta andando la stagione di Marquez

Per adesso il risultato più importante del Motomondiale 2022 è il quarto posto ottenuto in Spagna. Per il resto un quinto e due sesti posti, oltre che l’assenza in Argentina causa infortunio.

La testa però è già al prossimo Gran Premio che si svolgerà in Francia, la cosa certa è solo una: per Marquez l’ipotesi del ritiro forzato vuole e deve rimanere solo uno spauracchio da non incontrare mai.