Arrivato al Quirinale il testo della manovra economica. Confermato il blocco delle pensioni medie. E ancora: stangata sui depositi bancari, taglio degli incentivi per le rinnovabili, superbollo sulle auto di lusso, riduzione dei voli di Stato. Polemiche a non finire delle associazioni dei pensionati e dei Verdi.

La manovra economica messa a punto dal ministro Giulio Tremonti è finalmente giunta sul tavolo del Quirinale. Il testo finale del decreto, dal titolo “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”, è composto da 39 articoli e da due allegati.

Nella manovra viene confermato il blocco della rivalutazione delle pensioni. Tra gli altri interventi si annoverano: il taglio del 30% sulle energie rinnovabili, la stangata sui risparmiatori che vedranno aumentare il bollo sui loro depositi in banca, il superbollo sulle auto di lusso e la riduzione dei voli di Stato.

Domani la manovra sarà illustrata in una conferenza stampa dal ministro dell’Economia Tremonti, affiancato dai ministri Brunetta, Calderoli, Romani e Sacconi.

Pensioni. È stata confermata la stretta sulle pensioni medie, quelle di importo pari a mille euro netti al mese, la cui rivalutazione sarà bloccata nel 2012-2013 e non più adeguata all’inflazione. Immediate le proteste delle associazioni dei pensionati, che sono scesi sul piede di guerra, definendo “inaccettabile” quello che sta succedendo. Romano Bellissima, segretario generale della Uil Pensionati, ha dichiarato: “Nei giorni passati si era parlato di misure che avrebbero interessato solo pensioni di importo molto elevato. Ora invece si delinea una misura che, se confermata, colpirebbe milioni di pensionati con pensioni medie, di importi netti a partire da mille euro mensili, derivanti da lavoro dipendente, pubblico e privato. Pensioni frutto di decenni di lavoro e di contributi”. Bellissima ha aggiunto: “La perequazione annuale all’inflazione è l’unico strumento di rivalutazione delle pensioni, uno strumento che già oggi è inadeguato”. Infine ha concluso: “Non è accettabile che oggi si pensi invece di peggiorare e bloccare la rivalutazione delle pensioni, soprattutto in un momento in cui l’inflazione cresce in modo significativo”.

Energie rinnovabili. Nella manovra si prevede il taglio del 30% di “tutti gli incentivi, i benefici e le altre agevolazioni” presenti in bolletta. Anche in questo caso è subito montata la polemica. Angelo Bonelli dei Verdi ha parlato di una scelta estremamente sbagliata da parte del governo, che così affosserà l’economia: “Con l’ennesimo attacco alle rinnovabili il governo ha deciso di affossare l’economia e un settore che può rappresentare oltre 3 punti di Pil”. Poi ha aggiunto: “Le rinnovabili non sono un lusso ma un investimento sul futuro. Nei prossimi 10 anni gli investimenti, le rinnovabili, l’efficienza ed il risparmio energetico potrebbero portare a 2,5 milioni di posti di lavoro. Posti di lavoro che, con questo governo che va nella direzione opposta rispetto al resto d’Europa, non ci saranno mai”. Secondo Bonelli sarebbe stato più opportuno ridurre la spesa militare: “Ci spieghino a cosa servono i 131 caccia F-35 che l’Italia sia è impegnata ad acquistare per 15 miliardi di euro”, ha domandato retoricamente.

Bollo sui depositi bancari. Stangata sui depositi titoli. Il bollo potrà salire fino a 380 euro se il deposito arriva a cinquantamila euro ed è gestito da una banca. L’importo del bollo varierà comunque in base al valore del “conto”.

Superbollo sulle auto di lusso. I possessori di auto di grossa cilindrata, la cui potenza sia superiore a 225 chilowatt avranno un aumento del bollo. Ogni chilowatt superiore alla soglia dei 225 sarà sottoposto ad una addizionale erariale di 10 euro.

Voli di Stato. I voli di Stato saranno limitati soltanto alle cinque più alte cariche dello Stato, cioè al Presidente della Repubblica, ai Presidenti di Camera e Senato, al Presidente del Consiglio e al Presidente della Corte Costituzionale. Le eccezioni a questa regola dovranno “essere specificatamente autorizzate, soprattutto con riferimento agli impegni internazionali e rese pubbliche sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, salvi i casi di segreto per ragioni di Stato”, si legge nel testo.