La guerra tra Russia e Ucraina è giunta al suo 74esimo giorno: tante le notizie che arrivano dal conflitto, a partire dalle parole del battaglione Azov nell’acciaieria. Slitta ancora una volta l’accordo tra i Paesi dell’Ue per le nuove sanzioni contro la Russia, mentre gli Stati Uniti affermano che gli Stati del G7 sono decisi a fermare l’import del petrolio russo. Infine le parole del cancelliere tedesco Olaf Scholz confermano che la Nato non entrerà in guerra.
Guerra Russia Ucraina: le notizie di oggi 8 maggio
Battaglione Azov: “A Mariupol 25mila morti, molti sono civili. Resisteremo fino alla fine”
Ieri tutti i civili dell’acciaieria Azvostal sono stati evacuati, mentre resta all’interno dell’edificio tutto il battaglione Azov. La priorità del presidente Zelensky, ora, è quella di salvare i militari intrappolati nell’acciaieria che intanto tirano le somme sulle vittime di Mariupol:
“Più di 25mila le persone che sono morte a Mariupol, in gran parte civili: la resa per noi è inaccettabile, ci ucciderebbero comunque. Ci sono molti militari feriti da evacuare, ma combatteremo fino alla fine. La resa per noi è inaccettabile, non avremmo grandi possibilità di sopravvivere se venissimo catturati. I nemici vogliono distruggere gli ucraini, per noi è chiarissimo. Ora i nostri politici stanno provando a negoziare con quegli animali. Ma non ricordano cosa hanno fatto? Non possiamo parlare con questa gente. Il nostro obiettivo è eliminare la minaccia. Qui stiamo difendendo il mondo libero. Non stiamo difendendo solo l’Ucraina, ma anche il mondo libero”
#Ucraina, battaglione Azov dall’acciaieria: “A Mariupol 25mila morti. Non ci arrendiamo” https://t.co/BekE4qjEb8
— Sky tg24 (@SkyTG24) May 8, 2022
Guerra Russia Ucraina, Olaf Scholz: “Nato non parteciperà al conflitto”
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, nel corso del suo intervento alla nazione che verrà trasmesso questa sera, ha parlato del conflitto tra Ucraina e Russia, escludendo categoricamente l’ingresso in guerra da parte della Nato:
“Non prenderemo alcuna decisione che porti la Nato in guerra, questo è il nostro obiettivo principale. Il fatto che non ci debba essere più una guerra mondiale, e certamente non una guerra fra potenze nucleari, anche questo è un insegnamento dell’8 maggio”
L’intenzione della Germania è quella di continuare a seguire le linee guida concordata con gli alleati, l’unico modo per il cancelliere tedesco di far vincere la guerra all’Ucraina:
“Nessuna via solitaria per la Germania. Qualsiasi cosa faremo sarà accordata nel modo più stretto con i nostri alleati, in Europa e dall’altro lato dell’Atlantico. Non intraprenderemo azioni che danneggino noi e i nostri partner più della Russia: sono profondamente convinto che Putin non vincerà, l’Ucraina resisterà. Libertà e sicurezza vinceranno. Come libertà e sicurezza trionfarono 77 anni fa contro l’oppressione, la violenza e la dittatura”
Stati Uniti: “G7 unito per stop al petrolio russo”
I leader dei Paesi del G7 si sono riuniti in video conferenza, dove ha partecipato anche il presidente ucraino Zelensky. Come riportano gli USA, tutti sono d’accordo sul fermare l’importazione del petrolio dalla Russia. I Paesi del G7, inoltre, sono intenzionati ad aumentare i costi per Putin con nuove sanzioni o inasprendo quelle già esistenti, mentre il presidente Zelensky dichiara:
“La ferma determinazione dell’Ucraina è quella di proteggere la propria sovranità e integrità territoriale. L’obiettivo finale è garantire il pieno ritiro delle forze russe dall’intero territorio dell’Ucraina e garantire la sua capacità di proteggersi in futuro, per questo ringraziamo i membri del G7 per il loro sostegno”
Guerra Russia Ucraina, Boris Johnson alza gli aiuti per Kiev; niente accordo tra Paesi Ue su nuove sanzioni a Mosca
Se da una parte il premier britannico Boris Johnson ha deciso di incrementare gli aiuti da inviare a Kiev (circa 1,3 miliardi di sterline), i Paesi membri dell’Ue non sono riusciti a trovare un accordo sul sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia, con l’embargo graduale al petrolio di Mosca. Ci sono stati progressi importanti sulla maggior parte delle misure da adottare, ma rimane ancora da garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e limare alcune questioni tecniche da risolvere.
Attacco alla raffineria Lysychansk, il governatore: “C’è rischio di forti esplosioni”
Non si fermano intanto i bombardamenti dei russi nelle città ucraine: se a Odessa si sono intensificati gli attacchi, non è da meno nel Luhansk, dove il governatore Serhiy Haidai ha parlato di un nuovo attacco alla raffineria di Lysychansk:
“I russi hanno nuovamente colpito la raffineria di Lysychansk. A seguito dei bombardamenti, hanno preso fuoco l’impianto di produzione di zolfo e la stazione di miscelazione: sono 360 metri quadrati e c’è il rischio che esplodano le riserve di carri armati posizionate nei dintorni, spegnere l’incendio è impossibile perché se i soccorritori cercavano di domare le fiamme, è iniziato il fuoco dell’artiglieria e i vigili del fuoco sono stati costretti a fermarsi e lasciare la zona. C’è il rischio di forti esplosioni”
Guerra Russia Ucraina, ci sono dei foreign fighters italiani
Molti nostri connazionali sono andati a combattere la guerra, chi da una parte della Russia e chi da quella dell’Ucraina: al fianco delle truppe di Kiev c’è Giulia Schiff, l’ex allieva dell’Aeronautica vittima di nonnismo da parte dei suoi compagni di corso, mentre tra le fila russe c’era Edy Ongaro, caduto sul campo di battaglia lo scorso 30 marzo a causa di una bomba.