Dopo aver comprato Twitter per 44 miliardi di dollari in contanti, Elon Musk ha già un piano per incrementare i ricavi degli investitori: il magnate statunitense punta, entro il 2028, fatturare 26,4 miliardi di dollari. Il piano del patron di Tesla è, inoltre, quello di dare alla rete sociale un orientamento sulla stessa lunghezza d’onda con la sua visione libertaria.

Pubblicità e abbonamenti: il piano di Elon Musk per aumentare i ricavi

Come scrive il New York Times, Elon Musk ha presentato agli investitori la strategia per portare i ricavi di Twitter dai 5 miliardi attuali ai 26,4 previsti per il 2028. Secondo il piano del patron di Tesla la pubblicità nel 2028 dovrà generare profitti pari a 12 miliardi, circa il 45% del giro d’affari totale del social network.

Un altro punto fondamentale della strategia di Musk per incrementare i ricavi di Twitter è quello degli abbonamenti che dovranno portare nelle casse dell’azienda circa 10 miliardi di dollari. Per farlo ha pensato di aumentare il prezzo dell’abbonamento premium – lanciato lo scorso anno – da 24,83 a 30,22 dollari: un incremento che porterebbe i ricavi dai 15 milioni di dollari nel 2021 a 1,3 miliardi nel 2028.

Nei piani del magnate americano c’è anche quello di aumentare, entro il 2025, il personale e quello di di rivitalizzare l’azienda, tramite l’espansione del numero di utenti, togliendo i bot di spam e riducendo la moderazione per consentire una maggiore “libertà di parola”.

La class action contro Elon Musk

Elon Musk ha le idee chiare su come rivitalizzare e aumentare i ricavi di Twitter, ma i tempi potrebbero essere più lunghi del previsto. Un azionista del social network, infatti, ha fatto causa al patron di Tesla e all’azienda con l’intento di rimandare il perfezionamento dell’acquisizione della piattaforma.

Questa class action, depositata presso una corte nel Delaware, afferma che la legge di questo Stato impedisce la rapida chiusura dell’operazione in quanto Musk – possessore del 9,6% dell’azienda – avrebbe un accordo con il fondatore Jack Dorsey e l’advisor Morgan Stanley. Acquistando la loro parte, Musk avrebbe il 15% del capitale del gruppo: non è chiaro, secondo l’agenzia di stampa Reuters, in che modo il fondo pensione si riterrebbe danneggiato dall’obiettivo di Musk di acquisire Twitter entro la fine dell’anno.

Sul piano di incremento dei ricavi di Elon Musk si è espresso il fondatore e co-Ceo di Netflix Reed Hastings che, all’inaugurazione della nuova sede di Roma, ha detto:

“Amo molto Musk e non vedo l’ora di vedere cosa farà. Certo, non avevo mai pensato di dover pagare per twittare”

 

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