Il ministro della Salute Roberto Speranza fa il punto sull’evoluzione della pandemia in Italia, annunciando anche la creazione di hub antipandemico a Siena. Ospite di Sky TG24, Speranza invita nuovamente alla prudenza, consigliando di spingere sulle vaccinazioni booster:
“Il numero dei casi è ancora significativo e dunque è necessaria ancora la massima cautela e responsabilità“.
Il ministro Speranza a Sky TG24: “Hub anti Covid a Siena, collaborerà anche Fauci” https://t.co/WzqyoO8Chi
— Sky tg24 (@SkyTG24) May 7, 2022
Speranza: “Speriamo in un vaccino adatto alle ultime varianti”
Il ministro della Salute Roberto Speranza traccia il punto sulla somministrazione della quarta dose, da molti giudicata un flop.
“L’auspicio a livello internazionale è che in autunno potremo avere un vaccino adatto alle nuove varianti. Qualora fosse possibile lo offriremo a una fetta di popolazione molto più larga. Ma intanto diciamo alle categorie individuate di fare subito il secondo richiamo del vaccino che si sta dimostrando di straordinaria potenzialità, Mascherine? All’aperto solo in situazioni di grande affollamento, mentre rimane la massima raccomandazione sul luogo di lavoro”.
Poi l’annuncio della creazione di un hub antipandemico a Siena, cui collaborerà anche il virologo americano Anthony Fauci:
“Sorgerà a Siena l’hub contro la pandemia. Sarà un centro unico nel suo genere, su cui verranno investiti oltre 340 milioni di euro. Il nuovo centro si avvarrà anche della collaborazione di Anthony Fauci, il più autorevole esperto al mondo nella lotta alla pandemia. Durante il nostro incontro ho avuto modo di raccontargli il progetto che abbiamo messo in campo grazie ai fondi del Pnrr. Gli abbiamo chiesto di aiutarci e si è dimostrato molto disponibile“.
Speranza conferma poi la massima disponibilità dell’Italia in materia di accoglienza sanitaria ai profughi dall’Ucraina:
“Ci sono già oltre 100mila persone in Italia che sono scappate. La nostra disponibilità è anche per il dopo, quando ci sarà bisogno di ricostruire. Quando si bombarda è sempre drammatico, ma lo è ancora di più quando succede su un ospedale“.