Dramma umano a L’Avana, capitale di Cuba, dove una delle principali strutture ricettive della città, l’Hotel Saratoga, ha subìto un esplosione che ha coinvolto la facciata. L’episodio è avvenuto nella mattinata di venerdì ora locale, e si presume che a innescare l’incendio sia stata la fuoriuscita di gas liquido da un furgoncino parcheggiato nei pressi dell’albergo.

Il bilancio delle vittime e dei feriti è in continuo aggiornamento e destinato purtroppo a salire. 22 i decessi già accertati, almeno 74 le persone trasportate in ospedale a seguito dell’esplosione. L’Hotel Saratoga non era aperto pubblico al momento dello scoppio, ma ciò non ha comunque evitato la tragedia. Lievi danni alle abitazioni circostanti, tra cui una scuola in cui si stava facendo lezione.

L’Hotel Saratoga a Cuba era chiuso per Covid

L’Hotel Saratoga rappresenta una delle strutture più esclusive di L’Avana ed è situato in una zona particolarmente trafficata e con un ingente flusso di persone, perlopiù turisti. Fortunatamente, era chiuso da due anni a causa delle restrizioni legate al Covid, ed erano tuttora in corso lavori di ristrutturazione. L’apertura della nuova stagione turistica era in programma martedì 10 maggio. Il rogo ha praticamente distrutto l’intera facciata neoclassica del palazzo.

Il boato è stato assordante, come hanno testimoniato i residenti, al punto da pensare che si trattasse di un terremoto. Per quanto concerne le strutture adiacenti all’albergo, i danni principali si limitano a qualche finestra rotta, oltre alle automobili distrutte. Incolumi anche i bambini della scuola situata nei pressi dell’Hotel Saratoga, prontamente evacuata così come l’intera area.

Continuano nel frattempo le operazioni di ricerca e di soccorso per recuperare i civili ancora intrappolati sotto le macerie. Il presidente cubano Miguel Diaz-Canel si è recato sul luogo del disastro e ha parlato di “sfortunato incidente”, assicurando che le famiglie evacuate sono state prontamente trasferite in luoghi più sicuri.