Un attentato terroristico ha colpito Israele ieri sera, quando due persone hanno accoltellato e ucciso tre israeliani, ferendone altri quattro. Il Presidente Palestinese Abu Mazen ha fermamente condannato l’attentato a Elad.

Le parole di Abu Mazen 

L’agenzia Wafa ha riportato le dichiarazioni di Abu Mazen, che si è espresso in maniera forte contro qualsiasi atto di violenza.

“L’uccisione dei civili israeliani e palestinesi non fa che accrescere l’escalation in un momento in cui tutti ci sforziamo di raggiungere la stabilità e prevenire l’escalation stessa. Solo una pace duratura, comprensiva e giusta, è la via più corretta per garantire sicurezza e stabilità ai due popoli e all’intera regione”

L’attacco è avvenuto nella serata di ieri, a Elad, un piccola cittadina nel centro del paese, non lontano da Petah Tikva e vicino alla linea di demarcazione della Cisgiordania. La cittadina di Elad è popolata da una popolazione prevalentemente ortodossa.

I due aggressori hanno preso di mira alcune persone che passeggiavano dopo aver celebrato il giorno dell’Indipendenza di Israele. Le aggressioni sarebbero avvenute in due posti differenti, di cui uno era il Parco dell’Anfiteatro di Elad. Gli aggressori si sono dati poi alla fuga dopo aver ucciso tre persone e ferito altre quattro.

Le indagini della polizia israeliana

La polizia israeliana ha già identificato due uomini palestinesi, che sono i maggiori sospettati per l’atto terroristico avvenuto ieri sera. Il primo sarebbe Assai Alrafaani, di 19 anni, mentre l’altro è Sabhi Abu Shakir, di venti anni. Entrambi sono originari del villaggio di Rumana, situato nel nord della Cisgiordania.

I due aggressori non sono stati fermati, ed è in atto una vera caccia all’uomo in tutta la zona, con le forze di polizia che hanno chiesto un aiuto a tutta la popolazione per trovarli e arrestarli.

La tensione in Israele si conferma molto alta, da ormai un mese, esplosi soprattutto dopo l’attentato palestinese alla Spianata delle Moschee, nei giorni di Pasqua. Il leader di Hamas, Yihia Sinwar, ha così parlato riguardo ai ripetuti attentati:

“L’operazione è una conseguenza della collera palestinese per i ripetuti attacchi degli occupanti, delle loro istituzioni e dei loro coloni contro la moschea al-Aqsa”