Guerra Russia Ucraina, l’Onu certifica il “paesaggio infernale” di Mariupol – come riportato da Iryna Guley, corrispondente di Cusano Italia TV, e rivolge nuove accuse alle forze armate russe.
Guerra Russia Ucraina: in corso operazione Onu per evacuare civili da Azovstal
Il fronte più caldo del conflitto continua a essere, purtroppo, l’acciaieria Azovstal di Mariupol, posta da giorni sotto un assedio incessante da parte delle truppe russe.
L’Onu sta conducendo un’operazione volta a evacuare i civili ancora presenti nell’acciaieria, come riferito ieri sera dal sottosegretario delle Nazioni Unite Martin Griffiths.
“Un convoglio si sta dirigendo ad Azovstal dove arriverà nella mattinata di domani [oggi n.d.r.], nella speranza di accogliere i civili rimasti in quell’inferno desolato e riportarli in salvo”.
Guterres: “È un paesaggio infernale”
L’Onu e la Croce Rossa Internazionale hanno finora condotto due operazioni analoghe, che hanno portato all’evacuazione di 500 civili.
Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, ha parlato della zona di guerra di Mariupol come di un “paesaggio infernale”, per poi ribadire che tutto dovrebbe essere fatto per “tirar fuori le persone da lì”.
Michelle Bachelet: “180 persone sparite in Ucraina”
Intanto, l’Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Michelle Bachelet, ha denunciato ulteriori violazioni e crimini commessi dalle truppe russe su territorio ucraino.
Secondo l’Alto Commissario, 180 cittadini ucraini sarebbero spariti, nei territori controllati dalla Russia. Si tratterebbe di funzionari locali, giornalisti e attivisti che sarebbero caduti vittima di detenzioni arbitrarie. Alcune di loro sarebbero morte e altre condotte in Russia e Bielorussia.
Bachelet ha evidenziato anche 8 possibili casi di sparizioni forzate di individui vicini alla Russia, in territori controllati da Kiev, sottolineando come stiano emergendo “torture ed esecuzioni sommarie di prigionieri di guerra compiute da entrambe le parti”.
Ambasciatrice USA all’Onu conferma le fosse comuni a Bucha
In un tweet sul proprio profilo ufficiale, l’Ambasciatrice statunitense all’Onu, Linda Thomas-Greenfield ha confermato la presenza di fosse comuni nella città di Bucha, protagonista del massacro compiuto dall’esercito russo durante la sua ritirata.
“Questa non è solo un’accusa diffusa sui social network e non verificata. È un fatto orribile con il quale il mondo deve fare i conti“.
We have imagery that confirms the presence of mass graves in Bucha.
— Ambassador Linda Thomas-Greenfield (@USAmbUN) May 6, 2022
And this is not just an unverified accusation on social media.
It is a horrifying fact.
One the world must now reckon with. pic.twitter.com/3cry2sMEGU
Guerra Russia Ucraina, Zelensky: “Più di 2000 missili lanciati finora verso l’Ucraina”
Il presidente ucraino, in un video al parlamento della Corea del Sud, ha fatto il tragico bilancio degli attacchi condotti dalla Russia nei confronti dell’Ucraina dall’inizio del conflitto.
Come riportato dal Kyiv Independent, Zelensky ha parlato di “oltre 2000 missili” lanciati e di “quasi 2700 sortite” dei caccia russi sul paese.
“Ognuna di queste sortite – ha detto il presidente ucraino – è la morte del nostro popolo, la distruzione delle nostre infrastrutture”.