Elezioni, voto, Quirinale: quando si voterà? La maggioranza di governo comincia a fibrillare. “Ciò che accade nella maggioranza non è altro la dimostrazione di quello che noi diciamo da tempo. Non puoi prendere una persona anche molto autorevole e mettere attorno partiti che non condividono niente di niente in una Repubblica parlamentare e pensare che funzioni. Non funziona… E succede che man mano che si avvicinano le politiche i partiti devono segnalare la loro presenza e cominceranno tutti a distinguersi anche dalle scelte fatte… Qui c’è una politica della serie ‘io sono diverso dagli altri’ e questo è il risultato… Il governo non riesce ad andare avanti su niente”. Lo ha detto Giorgia Meloni, parlando delle continue tensioni interna alla maggioranza, a causa soprattutto dei 5s.

Mario Draghi: sempre più difficile il rapporto con i leader di partito

Ma come stanno veramente le cose nella maggioranza di governo? Quanto “dura” Mario Draghi? Questa è la domanda che tutti si fanno in Transatlantico. Una cosa però è sicura: Salvini e Conte possono mettersi l’anima in pace. Mario Draghi non ha la benché minima intenzione di mettersi a rincorrere le “bandierine” dei partiti. “Se non lo vogliono più a palazzo Chigi possono sfiduciarlo, un ex presidente Bce non ha alcun interesse a restare a palazzo Chigi a qualsiasi costo” fanno notare i fedelissimi del Premier. Che aggiungono: “Non ha alcuna intenzione di candidarsi alle prossime elezioni politiche e, almeno al momento, non ha alcuna voglia di fare il premier bis se i partiti dopo le prossime elezioni dovessero chiamarlo”.

Il Quirinale vuole votare a Maggio 2023

Insomma, Mario Draghi farà il presidente del consiglio fintanto che gli verrà richiesto. Non un minuto di più. Poi la palla passerà a Mattarella che dovrà decidere il futuro governo del Paese. Ma c’è di più: l’intenzione del Quirinale è di portare il paese alle elezioni politiche nel maggio del prossimo anno. Il Capo dello Stato vuole Draghi a Palazzo Chigi il più a lungo possibile. Il motivo? La legislatura scade a marzo. Poi ci sono da incassare dall’Europa, i soldi del Pnrr ed è meglio avere un governo nella pienezza delle sue funzioni: cosa impossibile con la campagna elettorale in corso. Quindi per il Quirinale sarebbe meglio tenere Draghi fino a Maggio. E nel frattempo far incassare i soldi all’Italia. Anche perché si tratta di 19 miliardi di euro.