Scudetto da una parte, Coppa Italia dall’altra. L’Inter è ancora in corsa per due obiettivi a poco meno di un mese dalla fine della stagione e per i nerazzurri è iniziata una settimana decisiva. La squadra di Simone Inzaghi affronterà domani l’Empoli, prima di prepararsi alla finale di Coppa Italia di mercoledì contro la Juventus. Se i bianconeri, che domani scenderanno in campo a Genova, possono già pensare alla sfida dell’Olimpico visto che hanno raggiunto l’obiettivo Champions, lo stesso discorso non vale per l’Inter. I nerazzurri hanno bisogno dei tre punti contro la squadra di Andreazzoli per continuare la lotta tricolore con il Milan. Una vittoria, infatti, consentirebbe agli uomini di Inzaghi di scavalcare momentaneamente i rossoneri.
“In queste ultime quattro partite gli aspetti tecnici-tattici verranno un pochettino a meno – avverte Inzaghi, intervistato da Inter TV – penso che saranno le motivazioni a fare la differenza. Ho la fortuna di avere una squadra che le motivazioni le ha sempre trovate, domani dovremo tirare fuori il 120% davanti al nostro pubblico contro una squadra di qualità che gioca bene a calcio“.
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Serve il massimo secondo l’allenatore che non sottovaluta l’Empoli che ha già raggiunto la salvezza: “Sarà una di quelle partite molto insidiose perché l’Empoli è una squadra di qualità – spiega – Dovremo fare una partita molto attenta perché ci confrontiamo con una squadra organizzata che verrà qui per fare la sua partita. A Udine abbiamo vinto una partita che non era semplice. Sono molto contento della prestazione perché la squadra ha dimostrato grande personalità e determinazione. Volevamo questa vittoria e l’abbiamo ottenuta con la concentrazione delle grandi squadre“.
“Il pubblico è meraviglioso”
Anche contro l’Empoli, l’Inter potrà fare affidamento sui propri tifosi visto che il Meazza sarà sold-out con più di 70.000 spettatori: “È tutta la stagione che abbiamo un pubblico meraviglioso – conclude Inzaghi – anche domani ci sarà il tutto esaurito. Sono sicuro che i tifosi ci daranno quel qualcosa in più per fare una partita di cuore, come hanno fatto tutto l’anno sia a San Siro. Anche a Udine ci siamo sentiti a casa nonostante fossimo in trasferta“.