Quarant’anni anni dopo possiamo dirlo: l’anniversario di Tootsie dimostra che quel film cambiò un po’ tutti noi, Era il 1982 quando l’immenso Dustin Hoffman, diretto da Sidney Pollack, indossò abiti da donna in un film che divenne un classico della storia del cinema. Fu subito evidente a tutti che si trattava di una pellicola diversa, tanto che venne candidata a numerosi premi e ottenne ben dieci nomination ai premi Oscar. A mente fredda, però, si ragiona su quanto lo sconvolgere la sua immagine virile (ero il ragazzo in grado di turbare una signora adulta nel Laureato!) fece dell’attore americano un antesignano della fluidità o, almeno, gettò quel primissimo seme da cui poi prese vita il cambiamento della società solo in questi anni recenti. Potere dell’arte, la settima, che sa scavare nelle nostre anime.
Tootsie, la trama
Dietro ad un così longevo anniversario di Tootsie c’è questa storia:
“Michael Dorsey è un attore di teatro che fatica a trovare dei ruoli e delle scritture che gli permettano di sopravvivere semplicemente della sua arte. È infatti “costretto” a lavorare come cameriere al fianco dell’amico Jeff Slater che, al pari di Michael, vorrebbe vivere d’arte, nella speranza che qualcuno si decida a produrre la sua opera. Un giorno Michael si reca a un’audizione per una serie televisiva, per scoprire che la parte che gli era stata garantita è stata data a un altro attore.
A quel punto nella mente dell’uomo comincia a farsi strada un’idea folle, quasi senza senso: travestirsi da donna e fare il provino per la stessa serie tv da cui era stato scartato. Incredibilmente l’idea funziona e Michael – che ora si nasconde sotto le sembianze di Dorothy – riesce ad avere una vera carriera, mentre gli ascolti della serie si impennano. Ma ci sono due cose che l’attore non aveva previsto: innamorarsi della collega Julie (Jessica Lange) e diventare l’oggetto del desiderio del padre di lei (Charles Durning).”
La trasformazione di Dustin Hoffman
Nel 1988 il film di Sidney Pollock fu selezionato per la conservazione dalNational Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Dietro a questo piccolo grande miracolo di Tootsie c’è una prova attoriale che i critici cinematografici così spiegano:
“Al pari degli altri attori citati, Dustin Hoffman è riuscito a creare un personaggio che fosse molto credibile sotto il suo strato di make-up e i grandi occhiali da vista. Come riporta il sito dell’Internet Movie Data Base, il lavoro di Dustin Hoffman in Tootsie è stato davvero minuzioso nella costruzione del personaggio. Ogni giorno, infatti, l’attore si sottoponeva a due ore di make-up che includevano anche il radersi puntualmente non solo la barba, ma anche le gambe, le braccia e le dita. Inoltre ogni giorno si sottoponeva alla sauna nella speranza che i vapori rendessero la sua pelle più morbida. Dopodiché indossava una dentiera finta e cominciava la vestizione con gli abiti femminili e gli iconici occhiali. Tra l’altro, secondo IMDB il diretto della fotografia di Tootsie, Owen Roizman, non voleva che il personaggio di Dorothy indossasse degli occhiali, dal momento che le lenti creavano dei problemi di riflesso e facevano impazzire il team addetto alle luci.
Tuttavia venne deciso che gli occhiali fossero un tratto distintivo di Dorothy che, inoltre, aiutavano a ingentilire i tratti marcati di Dustin Hoffman. L’attore lavorò molto anche sul suo tono di voce. Stando a quanto riportato da IMDB, all’inizio il personaggio di Dorothy non doveva avere un accento del sud. Tuttavia, mentre faceva delle ricerche, si rese conto che la sua voce si ammorbidiva e rientrava di più nell’idea del tono femminile quando si sforzava di fare quell’accento. Per ricrearla alla perfezione l’attore si fece aiutare da Meryl Streep, con la quale aveva appena lavorato nel film Kramer contro Kramer. La ricerca della perfezione da parte di Dustin Hoffman era tale da spingerlo a “provare” se il suo make-up funzionasse anche lontano da un set cinematografico. Come raccontato sempre dal sito dell’Internet Movie Data Base Dustin Hoffman si decise ad andare vestito da Dorothy all’incontro genitori-insegnanti della figlia, presentandosi come la zia. Gli insegnanti non ebbero alcun dubbio e non sospettarono mai di avere davanti un uomo vestito da donna.”
Tratti geniali per un attore geniale in un film geniale. Ecco perché quest’anniversario di Tootsie, in fondo, non stupisce troppo.
Ecco il trailer italiano di “Tootsie”: