La Roma giocherà contro il Leicester giovedì sera nella semifinale di ritorno di Conference League. Nel corso della conferenza stampa pre gara, Josè Mourinho ha parlato dell’importanza dei tifosi in partite del genere: Mi piacerebbe che domani giocassero la partita con noi. Si può andare allo stadio come spettatori e si può andare a giocare la partita: avere 70mila spettatori non vuol dire niente, avere 70mila persone che vogliono giocare è una storia diversa. Non venite a vedere la partita, venite a giocare con noi“.  E sull’Olimpico: Non c’è dubbio sull’empatia creata tra noi e i tifosi. Siamo uniti da mesi, sia nei momenti belli sia in quelli brutti. Domani in Conference e la prossima settimana in campionato giocheremo le ultime due sfide stagionali all’Olimpico: sarebbe bello festeggiare questa empatia creata al di là dei risultati. Meritiamo tutti di finire bene queste due partite in casa“. 

Le parole di Mourinho

Esperto di notti europee, Mourinho ha spiegato cosa servirà alla Roma per arrivare in finale: “Ogni partita ho la stessa fame di vincere. Dico sempre: “C’è un solo match che non ho ancora vinto, ed è il prossimo“. Voglio sempre vincere ogni partita, se la prossima è una semifinale ancora di più perché vale l’accesso alla finale. Per noi è stata una cavalcata lunghissima, più lunga rispetto a quella del Leicester che è arrivato dall’Europa League. Abbiamo giocato 14 partite in questa competizione e vogliamo fare di tutto per meritarci la finale”. E sull’assenza di Henrikh Mkhitaryan: “Non abbiamo un altro giocatore come lui. Ci sono squadre con più giocatori simili che possono permettersi turnover perfetti, noi no. Possiamo fare le cose diversamente: l’obiettivo non cambia, vogliamo arrivare in finale e lasciare in campo tutto quello che abbiamo. Non c’è Henrikh, ma ci sono altri: andremo da squadra a combattere”.