Stefano Tacconi continua a combattere la sua battaglia più importante, quella contro la morte. L’ex portiere della Juventus e della Nazionale, 64 anni, si trova ricoverato presso il reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale di Alessandria dallo scorso 23 aprile in seguito a una emorragia cerebrale che lo ha colpito mentre si trovava ad Asti per presenziare a un evento.

Come sta Tacconi: il nuovo bollettino

Andrea Barbanera, direttore della Struttura di Neurochirurgia dell’azienda ospedaliera di Alessandria, ha fatto il punto sulle condizioni di Tacconi nel nuovo bollettino medico pubblicato nelle scorse ore: “Come conseguenza di quanto accaduto, e come previsto dal normale andamento di questa patologia, il paziente sta attraversando il periodo più critico. La nostra equipe sta portando avanti il trattamento farmacologico per contrastare il vasospasmo cerebrale, ma la sua condizione clinica è altalenante. Si tratta infatti della fase più complicata che può evolvere rapidamente sia in senso positivo sia negativo purtroppo. Stefano Tacconi sta continuando a lottare: i prossimi giorni saranno determinanti“, si legge nella nota.

Tacconi con la Juve ha vinto tutto

Icona della Juventus del passato, Tacconi si è ritirato dal calcio nel 1994 e successivamente è stato opinionista in radio e tv. Negli ultimi anni insieme al figlio Andrea ha lanciato una linea di abbigliamento sportivo e ha aperto due ristoranti.

A dare aggiornamenti sulle sue condizioni di salute dopo il ricovero è stato spesso proprio il figlio attraverso il profilo Instagram del padre: segnali che nelle ultime ore sembravano incoraggianti e che facevano ben sperare per una ripresa. Ora il nuovo bollettino medico che parla di “fase critica e prossimi giorni determinanti”.

Tacconi nella sua carriera ha difeso i pali della Juventus in 377 partite, vincendo con la formazione bianconera una Coppa dei Campioni, due scudetti, una coppa Italia, una Coppa Uefa, una coppa Intercontinentale, una coppa delle coppe e una supercoppa europea.