Marcel Jacobs inizierà la sua stagione a Nairobi questo weekend e in vista di questo importante appuntamento ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport dove ha toccato vari argomenti, dall’anticipo dell’esordio, ai tempi degli avversari e l’appuntamento di Savona.
Reduce dalle fatiche olimpiche e del Mondiale indoor dove ha collezionato vittorie su vittorie gli occhi sono tutti sul velocista nativo di El Paso, che con la nuova stagione alle porte non ha certo intenzione di fermarsi.
“Diciamo che sarei insoddisfatto se la prima cifra non fosse un nove. Poi dipenderà dal metro e dal vento che troverò a Nairobi. Ormai è dal 9″95 di Savona, un anno fa, che non faccio una gara con un bel vento favorevole. A Tokyo, nella finale del 9″80, il vento era praticamente nullo“.
La spiegazione sull’anticipo dell’esordio al 7 maggio
“Perché nell’ultimo raduno ho migliorato tutti i miei primati personali in allenamento: sui 60, sui 120 e sui 150…con una condizione così, sarebbe un peccato non gareggiare. Per me sarà la prima volta in quota: su quella pista in tanti l’anno scorso hanno chiuso forte la stagione, quindi mi è venuta voglia di provarla“.
Il testa a testa con Tortu
“Serve anche quella perché anche se io ho un record inferiore, lui è ancora in vantaggio su di me negli scontri diretti. Voglio riequilibrare i conti“.
Sul tempo di Bromell
“Notevole, ma non dimentichiamo che l’anno scorso aveva debuttato in 9″80. I velocisti statunitensi spesso vanno molto forte in casa e meno quando sono in giro per il mondo“.
Sull’appuntamento a Savona del 18 Maggio
“Anche per questo sono contento di gareggiare a Nairobi, così arriverò a Savona con una gara nelle gambe e indicazioni dal cronometro. Paolo Camossi dice che, se sbaglio proprio tutto, faccio 20″00. La chiave è non esagerare nei primi 150 metri. Ma i 100 restano il mio unico amore“.
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