Mentre la guerra in Ucraina vede intensificarsi i bombardamenti nelle principali città, la Bielorussia fa sapere di avviato un’esercitazione lampo per testare il proprio armamento militare. Stando a quanto riferito dalle fonti governative di Minsk, l’esercitazione serve a valutare la capacità di combattimento delle forze e la prontezza della riposta delle forze armate bielorusse in caso di necessità.

Nonostante le immediate rassicurazioni delle autorità locali, la mossa rischia di alimentare nuove tensioni nell’area al confine con l’Ucraina. Una zona già interessata da velate minacce nelle scorse settimane. Ecco un estratto della nota diffusa dal ministro della difesa bielorusso Andrej Ravkov:

Si prevede di spostare una notevole quantità di equipaggiamento. Le esercitazioni, tuttavia, non rappresentano una minaccia per i Paesi vicini o per la comunità europea in generale“.

L’esercitazione lampo di Minsk preoccupa Kiev

Una notizia che mette in allarme Kiev, costretta a fronteggiare nelle ultime ore nuovi attacchi al cuore delle sue principali città. E il possibile accerchiamento a nord delle truppe bielorusse ora è una preoccupazione lecita. In generale è la prima volta in assoluto che Minsk si muove in autonomia, dopo aver consentito l’ingresso di militari russi per attaccare Kharkhiv.

Nella nota di Ravkov ci sono inoltre una serie di indicazioni rivolte alla popolazione sui possibili disagi che l’esercitazione lampo comporterà:

Si prevede che l’esercitazione di preparazione al combattimento coinvolgerà un numero significativo di veicoli militari, che possono rallentare il traffico sulle strade pubbliche“.

Anche il presidente bielorusso Alexander Lukashenko aveva fatto intendere come l’esercito di Minsk e quello di Mosca avrebbero cooperazione militarmente. Prima delle esercitazioni Lukashenko ha avuto nelle scorse ore un nuovo colloquio telefonico con il presidente russo Putin per discutere le prossime mosse.