Pallacanestro Coppa dei Campioni finisce il sogno Bayern

 

Ci sono volute 5 partite, 5, per determinare la terza delle quattro semifinaliste di Coppa dei Campioni. Quella che deve decidere chi sia la più forte, tra le formazioni europee, è in realtà un altro campionato.

34 partite sono troppe. Ma il pronostico sembrava bello indirizzato, alla vigilia della serie tra il Barcellona di Jasikevicius e il Bayern Monaco di Trinchieri. E invece no, come direbbe qualcuno in sede televisiva. L’81-72 finale dice che la squadra bavarese è cresciuta, e tanto, se è vero come è vero che Milano è collocabile al settimo posto e il Maccabì, unica superata per 3-0 (dal Real Madrid), è da considerare ottava in classifica.

Pallacanestro Coppa dei Campioni finisce il sogno Bayern

La sesta è al momento il Bayern, che, se il distacco fosse superiore a 9 punti tra Olympiacos Pireo e Monaco, diverrebbe quinto. I conti, questi, sono.

Intanto a Belgrado vanno i blancos madrileni, il Barcellona appresso, a testimoniare la bontà, della Serie A iberica, e l’Efes Anadolu Istanbul campione d’Europa in carica. Fatti raccontati dal campo, incontrovertibili. Perché pur con un organico ridotto a due fuoriclasse, Ataman doveva pur dimostrare che un anno fa non fu frutto del caso, vedere la realtà turca sul tetto d’Europa.

E’ vero che l’allenatore della mezza luna ha Larkin e Micic, ma Pleiss, con 25 punti in gara-4 contro l’Olimpia Milano, è stato il fattore in senso assoluto capace di far saltare i piani difensivi di Ettore Messina. Già, un tedesco. E chi dice che in Germania non è cresciuta la Pallacanestro come è cresciuta la Pallavolo in Polonia e lo stesso Basket, in Turchia, mente. O non conosce abbastanza gli ultimi 25 anni dello sviluppo sportivo nel Vecchio Continente.

Le partite fondamentali le decidono i campioni: Laprovittola!

A decidere la sfida del Palau Blaugrana un fuoriclasse assoluto qual è l’argentino Laprovittola, autore di 26 punti e diversi assist. Ha preso la squadra catalana per mano. Ha segnato punti e tanti, ma ha anche gestito la regia con invidiabile lucidità. Ha tenuto la squadra compatta. E si è tolto il lusso di spegnere la luce agli altrui giocatori di livello. E questo lo fai solo se sei di livello assoluto, in una Europa dalle tante pretendenti.

Il primo periodo finisce 18-19 e il secondo, intervallo lungo, 31-37. La grinta, l’applicazione, la condizione fisica collettiva dei giocatori di Andrea Trinchieri, sono tutti ammirevoli fattori, capaci di preoccupare, e non poco, Jasikevicius. Che sa richiamare i suoi, negli spogliatoi. Non è cosa semplice, di fronte a una bella organizzazione di gioco e alla continua presenza ai rimbalzi del Bayern, sia con i lunghi classici che con gli esterni. Gente ben preparata, sul piano atletico.

Il rientro è da incubo, per la formazione meno accreditata. E il parziale racconta di un Barcellona adesso sì, bravissimo, nella difesa. Concede, sì, d’accordo, 15 punti, ai cestisti ospiti. Ma il Barça ne segna 29. E ricuce non solo i 6 di differenza. Ma ne riesce a mettere, per le buone scelte in attacco, altri 8, 60-52, al 30′. E’ un’altra storia. Una partita ben differente. Perché in questo momento il Bayern diventa progressivamente conscio di aver saputo dare tutto. E di aver finito le riserve, assieme alla lucidità. Il 21-20 ultimo parziale accompagna i giocatori del tecnico lituano in terra serba, per giocarsi le proprie opportunità.

A Belgrad, a Belgrad, a Belgrad!

Il grido del Palau Blaugrana era univoco: “A Belgrad, a Belgrad, a Belgrad!”. Tutta la Catalogna, a salire verso Belgrado. Per sostenere las camisetas blaugrana contro l’intera Europa. C’è Madrid, che già basta, come stimolo. Ci sarà la banda di Ataman, con una possibile rivincita dell’ultima finale persa per 5 punti, dodici mesa fa (finì 86-81 per il club turco). Ci sarà probabilmente l’Olympiacos Pireo, favorita, in casa, nella quinta e decisiva partita contro il Monaco. Che aspira a essere la rompiuova nel paniere. Non sono cose da sottovalutare, in questa versione dentro-Covid, dell’Eurolega. Che andrà pure ripensata. Se vogliono che duri, e non faccia la fine di quanto accaduto, in maniera ridicola, nel Calcio.

Il tabellino del Palau Blaugrana

BARCELLONA-BAYERN MONACO 81-72

Barcellona: Laprovittola 26, Abrines 8, Mirotic 20, Calathes 10, Davies 8, Jokubaitis 5, Exum 2, Smits 2, Hayes, Kuric, Sanli. Allenatore: Jasikevicius.

Bayern Monaco: Hunter 18, Jaramaz 17, Weiler-Babb 10, Sisko 8, Lucic 6, Thomas 6, Obst 5, Rubit 2, Djedovic, George, Radosevic. Allenatore: Trinchieri.

Parziali: 18-19, 13-18 (al 20′ 31-37); 29-15, 21-20.

 

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