Giornata Mondiale della Libertà di Stampa

La Giornata Mondiale della Libertà di Stampa fu proclamata quasi 30 anni fa. Accadde durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nel dicembre del 1993. La cosa fu possibile dopo un’accorata raccomandazione della Conferenza Generale dell’UNESCO.

L’assemblea dell’UNESCO determina le strategie internazionali nei settori dell’educazione, della scienza, della cultura e della comunicazione tra le diverse nazioni iscritte.

La Commissione Nazionale Italiana dell’UNESCO dà pareri e raccomandazioni al Governo Italiano e alla Pubblica Amministrazione per l’applicazione di precise scelte nelle materie elencate. Questo accade tramite incontri convegni e attività formative e di studio.

Giornata Mondiale della Libertà di Stampa

Tale ricorrenza è festeggiata il 3 maggio, che è l’anniversario della Dichiarazione di Windhoek, che contiene importanti principi sul pluralismo e la libertà di espressione.

E’ vissuta come una giornata capace di ricordare ai governi delle nazioni di rispettare l’impegno preso nei confronti della libertà di stampa. A tutela dei tanti professionisti impegnati nei mezzi di informazione e nel rispetto dell’etica professionale.

Per ricordare i tanti giornalisti morti sotto i colpi delle armi e delle tirannie

Il Premio UNESCO per la Libertà di Stampa è intitolato a Guillermo Cano Isaza, giornalista de “El Espectador”, quotdiano colombiano. Fu assassinato davanti agli uffici del giornale, il 17 dicembre del 1986, a Bogotà.

Isaza è uno dei simboli dei giornalisti indipendenti, nella martoriata storia del Centro e del Sud America. Paesi che hanno vissuto feroci dittature, dall’Argentina al Cile.

In occasione della Giornata Mondiale della Libertà di Stampa Reporters sans frontières ha pubblicato il rapporto sulla libertà di informazione nel mondo. E la situazione è assurda, in parecchie parti del pianeta.

Quasi cinquecento giornalisti sono in prigione, in giro per il mondo. E da gennaio a tutto aprile ne sono stati uccisi 24, compresi quelli e quelle della guerra tra Russia e Ucraina.

Italia indegna, nelle retrovie della classifica della Stampa Libera

Nel 2021 l’Italia era al 41° posto in questa vergognosa graduatoria. Una situazione che preoccupa, pensando ai giornalisti che vivono sotto scorta, dopo le minacce.
Il settore legislativo vive un indecente stallo, sulla legge di tutela del diritto di cronaca. Senza scomodare la specifica lentezza delle riforme sullo svolgimento della professione. E su questa cosa le paure e i timori sono stati espressi dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana.