Il Cdm ha ufficialmente portato avanti il cosiddetto decreto aiuti che vale 14 miliardi di euro. Un piano preparato per cercare di sostenere famiglie e imprese, insieme all’intenzione di ridurre la dipendenza energetica dalla Russia. Mario Draghi, in conferenza stampa, ha quindi chiarito che il piano approvato verrà reso noto in tutti i suoi dettagli:
“Oggi approviamo liberalizzazioni, riforme nel settore delle energie rinnovabili, che ci permettono di accelerare la transizione ecologica, di fare uno scatto negli investimenti”.
Decreto aiuti, il discorso di Draghi
Il premier ha introdotto il decreto legge in questa maniera:
“I provvedimenti di oggi valgono 14 miliardi che si aggiungono ai 15,5 dei provvedimenti precedenti, siamo a un totale di circa 30 miliardi già spesi, due punti percentuali del prodotto interno lordo, e vorrei notare che lo abbiamo fatto senza ricorrere a scostamenti di bilancio: questo dimostra che non sono tanto gli strumenti che contano ma le risposte alle necessità, le esigenze”.
“Un provvedimento molto articolato, che ha l’obiettivo di difendere il potere di acquisto delle famiglie, dei più deboli e la capacità produttiva delle imprese. I provvedimenti presi affrontano il caro-vita, l’accelerazione dei prezzi dipende in larghissima misura dai prezzi dell’energia. E questo significa che si tratta di una situazione temporanea che va affrontata con strumenti eccezionali. “
Poi, sulla situazione italiana, Draghi ha detto:
“Non è una recessione, ma un rallentamento. Già oggi ci sono dei dati che mostrano come a marzo ci siano stati 800mila occupati in più rispetto a un anno fa. Sono dati positivi. Ci sono segnali di ripresa dell’occupazione a tempo indeterminato. Il dl si estende in molte aree: approviamo liberalizzazioni, riforme nel settore delle energie rinnovabili, che ci permettono di accelerare la transizione ecologica, di fare quello scatto negli investimenti nelle rinnovabili, che contribuiranno a renderci più indipendenti dal gas russo”.
Mario Draghi su pagamento gas in rubli e Lavrov
Il primo ministro ha risposto quindi a una domanda relativamente al possibile pagamento del gas in rubli, come richiesto dalla Russia:
“Seguiremo le indicazioni della commissione europea, non c’è alcuna distinzione dell’Italia dagli altri. Io credo che questo piano appena sarà pronto in tutti i dettagli può essere reso pubblico, a breve, a brevissimo tempo.”
Infine, Draghi, ha commentato le parole di Lavrov, intervenuto ieri sera su Rete Quattro:
“Prima di tutto parliamo di un Paese dove c’è libertà di espressione, e il ministro Lavrov appartiene a Paese dove non c’è libertà espressione. In Italia c’è libertà di esprimere le opinioni, anche quando sono palesemente false e aberranti. Quello che ha detto Lavrov è aberrante. E per quanto riguarda la parte riferita a Hitler, è davvero oscena. La televisione trasmette liberamente queste opinioni. Si è parlato di intervista ma in realtà è stato un comizio. Bisogna chiedersi se è accettabile di invitare una persona che chiede di essere intervistato senza nessun contraddittorio. Non è granché, non è granché professionalmente, fa venire in mente strane idee, non è granché”