Trump voleva sparare ai manifestanti della Black Lives Matter. La rivelazione è dell’allora Ministro della Difesa Mark Esper che ha trattato l’argomento nel suo libro di memorie che tra qualche giorno verrà pubblicato. Sembra infatti che Trump avesse chiesto ai suoi collaboratori se fosse possibile, in caso, poter sparare sui manifestanti per disperderli. L’episodio in questione riguarda l’estate del 2020 quando l’assedio dei manifestanti alla Casa Bianca generò tale reazione da parte di Donald Trump.
“Ma non possiamo sparargli? Sparargli alle gambe o qualcosa del genere” queste sono le parole di Trump stando a quelle che sono le anticipazioni sul libro dell’ex ministro.
Il libro sta già facendo discutere e secondo quanto rivelato da Axios prima di essere mandato in stampa ha dovuto aspettare l’approvazione del PentagonO. Infatti i contenuti riguardano decine di informazioni su generali di generali, alti funzionari e membri dell’amministrazione.
Stando a quanto si legge alcuni di loro erano, insieme ad Esper, testimoni dello sfogo dell’allora presidente Trump verso i manifestanti.
Alcune anticipazioni sul libro
Mark Esper fu licenziato da Donald Trump nel novembre 2020, proprio in seguito alle tensioni tra i due dovute alle discordanze tra Trump e Esper sui BLM.
Stando alle anticipazioni queste sono le parole riportate da Esper nel libro:
“È stato surreale, seduto di fronte alla scrivania presidenziale, nello Studio Ovale, con questa idea che pesava nell’aria, ed il presidente tutto rosso in faccia che urlava lamentandosi delle proteste a Washington”
“La buona notizia è che quella non fu una decisione difficile, la cattiva notizia era che dovevo cercare di far tornare indietro Trump senza creare il disastro che io stavo cercando di evitare”