Giorno di grandi impegni per il governo italiano. Si attende in serata, infatti, la conferenza stampa del presidente del Consiglio Mario Draghi al termine della seconda seduta odierna del Cdm, dedicata al Dl aiuti. La sessione, in programma alle 15.30, illustrerà le risorse messe in campo a sostegno di imprese e famiglie per fronteggiare gli effetti della crisi ucraina. All’incontro con i giornalisti, che avrà luogo presso la Sala Polifunzionale di Palazzo Chigi, presenzieranno anche i ministri dell’Economia Daniele Franco, della Transizione ecologica Roberto Cingolani, e del Lavoro Andrea Orlando.
In corso la riunione del Consiglio dei Ministri n. 74
— Palazzo_Chigi (@Palazzo_Chigi) May 2, 2022
Dl aiuti, le misure contenute nel pacchetto
Prima del Cdm sul Decreto Legge Aiuti, una delegazione dell’esecutivo ha incontrato le principali rappresentanze sindacali. Il colloquio, durato circa un’ora, lascia insoddisfatto Maurizio Landini, leader della Cgil:
“Il governo ci ha confermato che per ora si ragione su un intervento tra i 6 e i 7 miliardi. Dal nostro punto di vista consideriamo la cifra insufficiente. Adesso è il momento di uno scostamento di bilancio“.
Successivamente, alle 13.30, arriva la nota di Palazzo Chigi sulla proroga del Decreto Energia. Viene dunque prolungato all’8 luglio il taglio delle accise sui carburanti. Lo sconto si applica anche al gas naturale (metano), che vede scendere l’IVA al 5%. Il Codacons, tuttavia, fa sapere che le misure applicate non sono più sufficienti:
“I dati ufficiali del Mite ci dicono che i prezzi dei carburanti continuano a salire a ritmo incessante. L’andamento di benzina e gasolio alla pompa appare schizofrenico, il governo può e deve fare di più, a partire da una lotta serrata alle speculazioni, perché ogni centesimo di aumento va a danno delle famiglie“.
In linea generale, il governo aumenterà a 7,5 miliardi l’investimento complessivo del Dl aiuti (per un totale di 20 miliardi dallo scoppio della guerra). Il nodo più intricato riguarda il cuneo fiscale. Sul tavolo ci sono al momento due proposte concrete: un bonus una tantum di 200 euro nella prossima busta paga, oppure un rafforzamento della decontribuzione (taglio delle tasse in busta paga) dello 0,8% per i redditi fino a 35mila euro.
Sembrano invece confermate l’estensione del credito di imposta per imprese energivore e l’allargamento del bonus sociale grazie all’aumento del tetto Isee fino a 14-15mila euro. Il provvedimento si rivolgerà anche ai lavoratori pendolari, attraverso un risarcimento degli abbonamenti ai servizi di trasporto e un fondo per le imprese con interscambi chiave nelle aree coinvolte nella guerra.